Nel mese di settembre 2024 Ferrero ha introdotto la Nutella vegana in Italia, Francia e Belgio, con l’obiettivo di offrire un’alternativa vegetale alla versione tradizionale. In questo articolo esploreremo i principali aspetti legati alla produzione e al consumo energetico della Nutella vegana, il suo impatto ambientale ed economico, e le prospettive future degli alimenti plant-based. La Nutella vegana è davvero così sostenibile?

Produzione della Nutella vegana: ingredienti e consumo energetico

Uno degli elementi chiave che differenziano la Nutella vegana dalla sua versione classica è l’assenza del latte vaccino. Ferrero ha scelto, infatti, di utilizzare una combinazione di ceci e sciroppo di riso per sostituire il latte. Questi ingredienti sono stati selezionati per garantire la stessa dolcezza e consistenza della Nutella tradizionale.

Questa è la lista degli ingredienti utilizzati per la versione vegana:

  • Zucchero
  • Olio di palma
  • Nocciole (13%)
  • Cacao magro (7,4%)
  • Ceci
  • Sciroppo di riso in polvere
  • Emulsionanti: lecitine (soia)
  • Sale
  • Aromi

Il prodotto è senza glutine e senza lattosio, rendendolo adatto anche a chi ha intolleranze alimentari.

Per quanto riguarda il consumo energetico, la produzione della polvere dal latte vaccino (attraverso il processo di “spray drying”) è molto dispendiosa in termini di energia. In confronto, l’utilizzo di ceci e sciroppo di riso come sostituti del latte offre un consumo energetico significativamente inferiore, con una lavorazione meno energivora per entrambi gli ingredienti.

Ingrediente Consumo energetico
Latte vaccino 10-15 kWh per kg
Ceci 0,36-0,5 kWh per kg
Sciroppo di riso 0,12 kWh per kg
Ceci + Sciroppo di riso 0,48-0,62 kWh per kg

L’impatto ambientale ed economico della Nutella vegana: è davvero così sostenibile?

La Nutella vegana ha un impatto ambientale ridotto rispetto alla versione tradizionale. Un confronto tra gli ingredienti principali, latte vaccino e la combinazione di ceci e sciroppo di riso, evidenzia chiaramente i benefici ambientali della versione vegana, anche se la coltivazione del riso presenta alcune sfide in termini di emissioni di metano.

Di seguito una tabella che riassume l’impatto ambientale di questi due prodotti in termini di emissioni di CO2:

Ingrediente Emissioni CO₂
Latte vaccino 3,15 kg CO₂ per litro
Ceci 0,37 kg CO₂ per kg
Sciroppo di riso 2,5 kg CO₂ per kg
Ceci + Sciroppo di riso 2,87 kg CO₂ per kg

Oltre all’impatto ambientale, non si può trascurare anche l’impatto economico: un barattolo da 350g di Nutella classica costa mediamente €3,20, mentre lo stesso formato di Nutella vegana costa intorno a €4,49. Questo aumento di prezzo riflette i costi degli ingredienti più sostenibili e dei processi produttivi più efficienti, ma ci si domanda quanto potrà essere sostenibile per le tasche dei consumatori.

Efficienza energetica e sfide future nella produzione alimentare

Ferrero ha dimostrato un forte impegno nel migliorare l’efficienza energetica della produzione della Nutella vegana. L’azienda ha ridotto il consumo energetico del 15% tra il 2020 e il 2023, grazie all’adozione di tecnologie avanzate e iniziative di sostenibilità. Questi sforzi fanno parte di un più ampio impegno di Ferrero nel ridurre il proprio impatto ambientale, includendo l’uso di energia rinnovabile e tecnologie efficienti nelle proprie strutture di produzione​.

Tuttavia, rimangono alcune sfide:

  • l’uso dell’olio di palma, anche nella versione vegana, nonostante le certificazioni sostenibili (RSPO), è ancora un tema controverso;
  • la coltivazione del riso, necessaria per lo sciroppo, richiede molta acqua e produce emissioni di metano.

Ferrero punta a bilanciare questi impatti attraverso pratiche più sostenibili, continuando a migliorare la tracciabilità e sostenibilità delle materie prime, come parte del suo approccio responsabile alla produzione, assicurando al contempo una riduzione delle emissioni e un miglioramento complessivo dell’efficienza energetica.

Il futuro degli alimenti plant-based

L’introduzione della Nutella vegana rientra nel più ampio contesto dell’espansione del mercato degli alimenti plant-based. Questo mercato in Europa sta crescendo rapidamente, con un tasso di crescita annuale stimato intorno al 12.2% dal 2023 al 2033. Questa crescita è alimentata dall’aumento della domanda di prodotti sostenibili e rispettosi dell’ambiente da parte dei consumatori.

L’introduzione della Nutella vegana si inserisce perfettamente nella crescente tendenza verso l’espansione degli alimenti a base vegetale. Questo cambiamento riflette una maggiore consapevolezza ambientale e un impegno concreto per ridurre le emissioni globali e il consumo di risorse. Nonostante le numerose sfide e i vari interrogativi dapprima citati, la Nutella vegana rappresenta comunque una soluzione innovativa e sostenibile per il futuro, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale.

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