Come dedurre le bollette? Per piccole aziende e partite IVA
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Sommario Risparmiare sulla bolletta luce e gas è fondamentale, sopratutto se si parla di bollette aziendali. In questa guida troverai tutte le informazioni utili sulle bollette deducibili, e in particolare come funzionano le detrazioni, chi ne ha diritto, a quanto ammonta il costo per kW.
Come abbiamo già visto, a tutela per i grandi consumatori per uso non domestico, esistono delle vere e proprie offerte luce gas per aziende. Ma per i liberi professionisti? Infatti questi ultimi devono far fronte a nuove spese sempre più alte, soprattutto in base alla tipologia di lavoro che svolgono.
Non è una novità che i possessori di partita IVA abbiano consumi di fornitura più alti rispetto ad un’utenza prevista solamente ad uso domestico, comportando per forza di cose ad un alzamento non poco indifferente delle bollette. Quindi per permettere un buon risparmio, le normative fiscali hanno predisposto una serie di tutele a favore dei titolari di partita IVA. Prime tra tutte possiamo trovare le bollette deducibili, che rappresentano un’ottima soluzione al risparmio senza troppi impegni, soprattutto per coloro che utilizzano la propria abitazione per uso promiscuo.
Cosa sono le bollette deducibili?
Come accennato precedentemente nell’introduzione, esistono delle bollette deducibili nella dichiarazione dei redditi. Stiamo parlando delle bollette della luce e del gas solo ed esclusivamente quando l’abitazione del titolare di partita IVA viene utilizzata per la propria professione. Queste abitazioni utilizzate totalmente o parzialmente per uso lavorativo, vengono infatti chiamate ad uso promiscuo ed ovviamente hanno spese di consumi più elevate dell’ordinario.
Ma cosa sono le deduzioni nelle bollette?
Le deduzioni indicano un abbassamento sulla base imponibile sul quale verrà successivamente calcolata l’imposta, da non confondersi con le detrazioni che analizzeremo a breve.
Ma quali sono le deduzioni in bolletta?
Prima di tutto è bene sapere che se la fornitura è intestata ad un libero professionista che utilizza l’abitazione per uso promiscuo, l’aliquota IVA da applicare è sempre del 22% essendo la fornitura ad uso non domestico e di conseguenza non si può richiedere l’aliquota IVA agevolata al 10%, fatta eccezione però per:
- energia elettrica fornita ai clienti grossisti;
- energia elettrica e gas fornita ad imprese agricole, estrattive, manifatturiere, poligrafiche, editoriali e simili;
- energia elettrica per il funzionamento d’impianti d’acqua utilizzata dai consorzi per bonifica ed irrigazione.
Tuttavia il libero professionista ha la possibilità, a spese totalmente a suo carico, di installare un contatore specifico, in grado di distinguere l’energia utilizzata per la professione dall’energia per l’abitazione, in modo da poter ottenere tale aliquota IVA agevolata. Oltre a questo vantaggio, i titolari di partita IVA, in caso di fornitura per uso promiscuo hanno una deduzione del 50% sui consumi rilevati per l’uso lavorativo. Invece l’azienda potrà beneficiare di una deduzione proporzionata alla dimensione in mq destinati all’attività lavorativa.
Come funzionano le detrazioni?
Finora abbiamo parlato delle deduzioni, ma esistono anche le detrazioni. Quest’ultime non sono altro che delle spese calcolate sull’imposta IVA e poi sottratte sul totale da pagare. Non essendoci dei criteri legali per calcolare gli importi delle detrazioni, le normative permettono di far scegliere dei criteri oggettivi e coerenti direttamente ai titolari della partita IVA, col fine di dividere le spese della fornitura per l'uso domestico dall'uso lavorativo. Dopo aver scelto tale metodo di ripartizione, si potrà finalmente procedere con il calcolo delle detrazioni per l’abbassamento totale della bolletta.
Facciamo un esempio pratico per capirci meglio:
Come metodo di ripartizione si potrebbe utilizzare la grandezza dell’abitazione destinata ad uso lavorativo, ovviamente in mq. Successivamente al calcolo dell’imposta IVA, si potrà detrarre in bolletta solamente l’importo destinato per uso non domestico. Se avessimo deciso che la metà della nostra abitazione è destinata a funzioni lavorative, allora la nostra bolletta si sarebbe abbassata della metà dell’imposta IVA.
Cos’è il costo kWh e perché è così importante?
Una voce importantissima da tener conto sulle bollette e in generale sulle offerte luce gas aziende e privati, è quella del costo kWh. Infatti quest’ultimo indica il costo dei kilowatt (unità di misura della corrente elettrica) utilizzati in un determinato periodo di tempo. Tale voce è variabile essendo molto collegata al consumo che ovviamente può aumentare o diminuire da bolletta in bolletta.
Quindi, le diverse compagnie di fornitori, per tutelare tutte le categorie di imprese, hanno deciso di catalogare i costi in base ai consumi in scaglioni. Ecco quali:
- piccole aziende o partita IVA: consumi fino a 30 000 kWh/annui;
- medie aziende: consumi fino a 100 000 kWh;
- grandi aziende: consumi oltre a 100 000 kWh.
Ma quanto costa effettivamente il consumo kWh?
Il costo kWh non è determinato e fisso perché varia a seconda del mercato in cui ci si trova:
- nel mercato tutelato il prezzo del kWh non è fisso, infatti è regolato dall’ARERA che lo aggiorna ogni 3 mesi facendo riferimento al prezzo dell'energia elettrica acquistata sul mercato della Borsa Elettrica Italiana oppure al PUN (prezzo unico nazionale). Quest’ultimo è un importante fattore per determinare il costo kWh, visto che esistono diverse fonti di energia il cui prezzo varia a seconda della domanda e dell'offerta (come ad esempio il petrolio), le aziende devono adattare il proprio prezzo di vendita a seconda della variazione di quest'ultimo;
- nel mercato libero, il prezzo viene deciso dal proprio fornitore in base ai consumi basandosi su quanto accordato sul contratto.
Cosa significano le componenti della bolletta aziendale?
Il kWh nel mercato libero
Precedentemente abbiamo accennato a come nel mercato libero, i fornitori decidano un prezzo e lo mantengano fino alla fine del contratto stipulato o per un determinato periodo di tempo. Di seguito troviamo qualcuna delle migliori offerte luce e gas per aziende o privati (dati aggiornati ad aprile 2020).
Enel
Il fornitore Enel con la sua offerta Open Energia, mette a disposizione ai clienti il prezzo dell’energia all’ingrosso senza alcuna maggiorazione. L’offerta prevede un abbonamento mensile fisso, con i primi 3 mesi gratuiti dove i clienti hanno a disposizione tutti i servizi Enel assieme ad energia ecologica proveniente da fonti rinnovabili, con la libertà di poter cambiare il piano scelto a seconda delle proprie esigenze. Quest’offerta è inoltre suddivisa in una parte fissa ed una variabile. La prima dipende dal proprio piano scelto:
- piano smart a 12,99€ al mese anziché 16,99€ (offerta bioraria);
- piano mono a 13,99€ al mese anziché 17,99€ (offerta monoraria);
- piano green a 15,99€ al mese anziché 18,99€ (offerta bioraria con garanzia 100% proveniente da fonti rinnovabili).
Mentre la seconda varia seguendo la media mensile delle quotazioni orarie del PUN.
Eni Gas e Luce
Eni Gas e Luce prevede l’offerta Eni Link Business, disponibile per qualsiasi settore che rispetti consumi di energia fino 100 000kWh/annui e del gas 50 000smc/annui. Offre energia rinnovabile al 100% in cui si ha un prezzo fisso per i primi due anni di PUN + 0,0220 €/kWh, oppure una tariffa bioraria dove nelle fasce F1 si paga PUN + 0,0220 €/kWh e per la fascia F23 PUN + 0,0220 €/kWh. Un altro vantaggio di tale offerta è la totale assenza di vincoli, permettendo al cliente di disdire e modificare il proprio piano se ne ha bisogno.
Iren
L’offerta Iren 4 Business Luce Mono offre un servizio di luce conveniente per le esigenze di piccole e grandi imprese ad un prezzo monorario. Le condizioni per aderire a quest’offerta prevedono un consumo di 30.000kWh/annui ad un prezzo della fornitura bloccato per il primo anno a PUN + 0,02 €/kWh.
Sorgenia
Mette a disposizione dei suoi clienti la sua offerta Tempo Pieno. È caratterizzata da una tariffa multioraria il cui prezzo fisso è suddiviso nelle 3 fasce orarie (F1,F2,F3). Infatti possiamo notare che per le fasce:
- F1 e F2 si ha un costo di PUN + 0,02 €/kWh;
- F3 si ha un costo di PUN + 0,02 €/kWh.
Quest’offerta rimane bloccata per i primi 12 mesi, alla scadenza il costo varierà in base al valore del PUN solitamente bimestrale.
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Info
Aggiornato su 30 Ott, 2024
Gaia V.
Specialista SEO
Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.
Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.
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