Tariffa BTA: tutto ciò che devi sapere

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Sommario In questa guida potrai trovare tutte le informazioni utili sulle tariffe BTA, in particolare per le aziende, ma anche per i condomini. Leggere e informarsi sulle nostre offerte per le bollette luce significa, a volte, misurarsi con un copioso numero di acronimi, sigle e abbreviazioni dal significato spesso misterioso.

Lungi dall’essere sofisticati tecnicismi utili solo agli addetti ai lavori, queste voci risultano spesso molto utili anche per i consumatori finali, i quali possono essere meglio informati e orientati sullo stato delle loro utenze e dei loro consumi. Un esempio di questi termini è quello della cosiddetta tariffa BTA, una categoria di utenza ai quali molti consumatori appartengono, a volte senza nemmeno saperlo.

BTA sta letteralmente per Bassa Tensione e Altri usi e, a questo genere di tariffa, corrispondono moltissime utenze italiane, ma solo se appartengono a determinate categorie.

In questo articolo esploreremo nel dettaglio le caratteristiche della tariffa BTA, chi può aderirne e i costi che sono previsti nelle nostre bollette.

Tariffa BTA e Tariffa TD

Come prima cosa, occorre distinguere tra tariffa BTA e tariffa TD, due categorie che contraddistinguono tipologie di clientela con diverse esigenze.

Infatti, la tariffa TD è la tariffa domestica che si applica a tutte le forniture di energia elettrica domestiche e residenti. Rappresenta una clientela caratterizzata da consumi continui e stabili nel tempo, ancorché non molto elevati. La potenza disponibile richiesta è in genere bassa e l’impianto è alimentato in bassa tensione.

Invece, le tariffe BTA sono anch’esse caratterizzate dalla bassa tensione della fornitura e possono servire una vasta gamma di clientela definita da consumi non domestici. Come vedremo più dettagliatamente, fanno parte di questa categoria negozi, piccole aziende e altri tipi di utenze non domestiche per la casa.

Poiché includono un gruppo alquanto eterogeneo di potenziali clienti le forniture BTA possono essere di vari tipi.

In particolare, si può distinguere tra:

  • Forniture permanenti, con un contatore fisso, che risultano allacciate all’energia elettrica in maniera continuativa.
  • Forniture temporanee, in cui l’allaccio del contatore e l’erogazione di energia elettrica da parte del fornitore sono effettuati secondo determinati limiti temporali.


Per l’energia elettrica:

Utilizzata nei cantieri edilizi, l’allacciamento può essere richiesto per un tempo da 1 a 36 mesi e può essere prorogato fino a 6 anni.

Per altri tipi di necessità :

La fornitura può durare da 1 a 12 mesi con possibilità di proroga fino a 2 anni.

Mercato libero o mercato di maggior tutela

Le forniture in bassa tensione e altri usi sono sotto molti aspetti simili a quelle dell’energia elettrica ad uso domestico.In effetti, la tariffa BTA è soggetta alle medesime categorie e tipologie di mercato e alla stessa articolazione dei consumi.

Anche per le utenze BTA il consumatore può scegliere se aderire al libero mercato dell’energia o essere cliente del mercato di maggior tutela.A seguito della liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas del 1999 è possibile per i cittadini italiani scegliere tra due tipi di mercato.

Mercato di maggior tutela

Con il mercato di maggior tutela le tariffe sono stabilite dallo Stato nella sua emanazione dell’Autorità per la Regolazione di Energia Reti e Ambienti (ARERA). In questo modo, si procederà in maniera analoga alla situazione che si delineava precedentemente alla liberalizzazione, in cui lo Stato operava in regime di monopolio per le forniture di energia elettrica e gas.

Tuttavia, il mercato di maggior tutela è destinato a scomparire. Il governo ha fissato al 1° gennaio 2022 la data in cui i clienti che aderiscono alla maggior tutela dovranno rivolgersi a un fornitore presente nel mercato libero e aderire a una tariffa per il passaggio tra i due mercati.

Libero mercato

Nel libero mercato dell’energia elettrica e del gas, le compagnie fornitrici operano in completa autonomia, senza alcun vincolo imposto dall’autorità statale circa i prezzi proposti e le modalità tariffarie. Contrariamente a quanto si possa pensare, il libero mercato è generalmente più conveniente per gli utenti.

Infatti, il numero dei fornitori non è limitato e moltissime compagnie oggi competono per accaparrarsi un cospicuo numero di clienti.

Di conseguenza, si è assistito negli ultimi anni a un generale abbassamento dei prezzi e delle tariffe proposte agli utenti e rendendo, di fatto, il libero mercato dell’energia e del gas più conveniente rispetto al mercato di maggior tutela.

Tariffa BTA monoraria o multioraria

Come per le utenze domestiche, anche la tariffa BTA può essere monoraria o multioraria. Nel primo caso, il prezzo che il cliente paga per la sua fornitura di energia elettrica è indipendente dall’orario in cui questa viene consumata. Nel secondo, vengono proposti dal gestore più costi corrispondenti alle diverse fasce orarie in cui viene consumata la corrente.

Generalmente, vengono offerte tariffe biorarie in cui i prezzi per le ore serali, notturne e per i weekend sono più bassi rispetto a quelli che il cliente paga alla mattina e al pomeriggio dei giorni feriali. Tuttavia, anche altre opzioni sono possibili.

Chi può richiedere una tariffa BTA

Vediamo ora chi può richiedere una tariffa BTA.

Anzitutto, come abbiamo già detto, questa tariffa è riservata alle utenze non domestiche. Tuttavia, come vedremo, è possibile anche attivare questo particolare tipo di tariffa per alcuni servizi della nostra casa.

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Tariffa BTA per il secondo contatore casa

È possibile sottoscrivere una tariffa BTA per la propria abitazione se si ha in casa un secondo contatore associato ad utenze pertinenti, ma non essenziali all’utenza principale. Ad esempio, è il caso di parti distaccate della casa ed energeticamente autonome come il garage, l’illuminazione del giardino o una piscina illuminata.

In tutti questi casi un secondo contatore potrebbe gestire l’utenza autonomamente rispetto al contatore principale dell’abitazione.Però, questa utenza non si configura come domestica rispettando comunque i requisiti di bassa tensione necessari per la tariffa BTA.

Tariffa BTA per locali commerciali

Rientrano nella categoria dei locali commerciali i negozi, gli studi professionali, gli uffici dei liberi professionisti (avvocati, psicologi, ecc.), capannoni e magazzini.

Insomma, tutte quelle utenze i cui locali sono pertinenti a un’attività commerciale e lavorativa e che possono essere connessi in bassa tensione.Questo genere di utenti stipula contratti di energia elettrica con tariffe dedicate alle piccole medie imprese in quanto titolari di partita IVA con un fabbisogno di energia elettrica limitato.

Tariffa BTA per le piccole aziende

Oltre ai negozi, possono stipulare tariffe in bassa tensione e altri usi anche piccole aziende i cui consumi non sono troppo elevati e che non necessitano di grossi quantitativi di potenza impegnata per i loro cicli produttivi.

Per venire incontro a questa categoria di utenti, le compagnie fornitrici di energia elettrica tendono a offrire tariffe modulate sul loro specifico fabbisogno. Per ulteriori informazioni consulta il nostro articolo sulle migliori offerte luce e gas aziendali.

Tutto sulle tariffe luce e gas per le aziende

Ti segnaliamo degli aggiornamenti utili in linea con il tema delle offerte luce e gas aziendali, tra cui:

Tariffa BTA per i condomini

Infine, la tariffa BTA può essere applicata anche ai condomini.

Come si può facilmente immaginare, anch’essi devono essere allacciati all’energia elettrica, in quanto, molte parti comuni dei complessi di appartamenti necessitano di elettricità per funzionare e fornire i propri servizi ai residenti.

Gli ascensori, l’illuminazione delle scale, i cancelli elettrici telecomandati sono solo alcune delle parti di un condominio che necessitano di elettricità. Tutti i consumi energetici di questi elementi sono conteggiati in un apposito contatore condominiale.

I contratti condominiali vengono stipulati dagli amministratori di condominio in nome e per conto del condominio stesso (identificato tramite apposito codice fiscale).

Inoltre, proprio perché le utenze condominiali sono caratterizzate da consumi costanti ed elevati (rispetto, ad esempio, alle utenze domestiche) è forte l’interesse delle compagnie fornitrici per conquistare questo genere di clienti. I fornitori di energia elettrica tendono generalmente a offrire tariffe appositamente studiate per i condomini in modo da risultare particolarmente vantaggiose.

BTA e maggior tutela

Se tutte le categorie di utenti sopra elencate possono usufruire della tariffa BTA, non tutte hanno la possibilità di accedere al mercato di maggior tutela per questo genere di consumi. Le tariffe del mercato tutelato in Bassa tensione sono riservate a due categorie di utenti:

  • Utenze non domestiche con consumi modesti, come è il caso dei secondi contatori di casa.
  • Piccole imprese che presentano i seguenti requisiti:
    • Numero di dipendenti inferiore a 50
    • Fatturato inferiore a 10 milioni di euro all’anno
    • Connessione degli impianti in bassa tensione

Quota potenza BTA

Le tariffe TD e BTA sono simili per la loro struttura, ma diverse nei prezzi offerti ai consumatori. In particolare, entrambe presentano tre tipologie di costi per i propri utenti:

  • La quota per la materia prima energia
  • La quota potenza
  • La quota fissa

Come per le utenze domestiche, la quota potenza delle tariffe in bassa tensione è decisa dal cliente al momento della sottoscrizione del contratto con il fornitore. L’intestatario dell’utenza BTA può decidere fra 6 tipi di scaglioni di potenza:

  1. BTA1: potenza impegnata di 1,5 kW o inferiore
  2. BTA2: potenza da 1,5 a 3 kW
  3. BTA3: da 3 a 6 kW
  4. BTA4: da 6 a 10 kW
  5. BTA5: da 10 a 15 kW
  6. BTA6: per tutte le utenze connesse in bassa tensione che necessitano una potenza impegnata superiore a 16,5 kW 

Tuttavia, trattandosi di utenze aziendali e non domestiche il costo della quota potenza è superiore rispetto alle tariffe TD.

Infine, oltre alle spese per l’energia e alla quota potenza, si aggiunge alle bollette anche una quota fissa che il gestore incassa per gli oneri di sistema.

Se vuoi avere ulteriori informazioni sulla quota potenza e sul costo dei Kwh per le forniture aziendali ti consigliamo il nostro articolo sulle offerte luce e gas. Mentre per il costo del gas per imprese ti consigliamo questo articolo.

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Info

Aggiornato su 30 Ott, 2024

Alessandro S.

Redattore esperto di Energia, contrattualistica internet e nuove tecnologie

Laureato in Msc Finance Bocconi è attivo come professionista SEO e Growth Hacking. Entra in Papernest dopo esperienze in banca d’investimento e di consulenza M&A nel settore Energetico.

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