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Scegliere potenza contatore: guida pratica
Sommario In base ai tuoi consumi di energia elettrica, puoi decidere di scegliere una diversa potenza del contatore e così facendo risparmiare sui costi fissi. Leggi l’articolo e scopri come fare
Scegliere la potenza del contatore Enel di energia elettrica è una delle prime e delle più importanti operazioni che compiamo quando sottoscriviamo un contratto di fornitura.
Onere quota potenza del contatore
ONERE QUOTA POTENZA | 21,48 €/kW annuali |
In sede di sottoscrizione di un contratto di fornitura, ad esempio con Enel, spetta al cliente comunicare al proprio gestore incaricato il numero massimo di kW (kilowatt) che decide di ricevere simultaneamente per il suo impianto di casa. Qualora tale limite venga ecceduto, il contatore non supporterà più la quantità di energia necessaria per gli elettrodomestici in funzione e si verificherà un distacco di corrente.
Allora, sarà necessario recarsi presso i locali del contatore e ripristinare manualmente il funzionamento dell’impianto ponendo, tuttavia, attenzione a non eccedere nuovamente il limite di potenza consentito.
Insomma, concordare con il proprio fornitore di energia elettrica la potenza massima del contatore è un’operazione basilare per ogni contratto luce. Essa non dovrà essere troppo bassa, così da incorrere troppe spesso nell’inconveniente del blackout di corrente, né troppo alta e rappresentare un onere inutile nella nostra bolletta luce.
Vediamo in questo articolo alcuni accorgimenti fondamentali per scegliere la potenza del nostro contatore di energia elettrica in maniera oculata ed efficiente.
Conoscere la potenza del contatore Enel
Nella prima sezione della bolletta, quella dei dati della fornitura, troverai due voci importanti: quella della potenza impegnata e quella della potenza disponibile. Vediamo che cosa rappresentano e in cosa si differenziano.
Potenza impegnata
In base al valore della potenza impegnata richiesta, l’utente avrà un onere diverso in bolletta per la cosiddetta quota potenza. Ovviamente, più kW vengono richiesti, più tale costo andrà ad aumentare.
Scopri come fare la lettura del contatore.
Potenza disponibile
Sotto al valore della potenza impegnata è possibile trovare quello della potenza disponibile. Esso si riferisce ai kW effettivamente messi a disposizione dell’utente per la sua fornitura.
In particolare, in base alla potenza impegnata dichiarata, le compagnie fornitrici tendono a istituire per ciascun contatore un margine di tolleranza, generalmente del 10%.
Facciamo un esempio. Se al momento della sottoscrizione del contratto l’utente richiede una potenza impegnata di 3 kW, la sua potenza disponibile, cioè la potenza massima della quale egli potrà effettivamente usufruire, sarà di 3 kW + 10%, cioè 3,3 kW.
Quindi, se la potenza istantanea dell’utente (sarebbe a dire la quantità di kW che consuma in un determinato momento) è di 3,2 kW, egli avrà superato la potenza impegnata, ma non si verificherà alcun distacco di corrente essendo ancora al di sotto della potenza disponibile. È possibile verificare se l’impianto è in funzione, o se la corrente è saltata, osservando la spia rossa del contatore.
La differenza tra potenza impegnata e potenza disponibile
La differenza tra potenza impegnata e la potenza disponibile è fondamentale e va tenuta in opportuna considerazione quando bisogna scegliere la potenza del proprio contatore. Tenendo presente lo scarto esistente tra questi due valori, la potenza dichiarata dall’utente dovrà rispecchiare gli effettivi bisogni dell’utenza. Nel prossimo paragrafo vedremo quali fattori vanno esaminati per ipotizzare il proprio fabbisogno di kW.
Scegliere potenza contatore di casa con Enel
Scegliere la potenza del contatore di casa non è un’operazione difficile da parte dell’utente.
Tuttavia, richiede una buona dose di attenta ponderazione. È necessario pensare bene ai propri consumi, alle necessità specifiche e al numero di elettrodomestici e macchinari che vengono comunemente utilizzati nella nostra vita quotidiana.
- Non esistono vincoli riguardo al numero di kW dichiarabili dall’utente.
- Però, generalmente, per le forniture domestiche (con impianto in monofase) si arriva ad un massimo di 6 kW. Supponendo che un consumatore possa effettivamente avere necessità di una potenza massima maggiore, si renderebbe necessaria l’implementazione di un impianto elettrico trifase.
In qualsiasi momento, per la durata del proprio contratto, l’utente può contattare il proprio fornitore e richiedere un aumento o una diminuzione della potenza impegnata. Convenzionalmente, si va per scaglioni di 0,5 kW, partendo da 1,5 kW e fino a 6.
Dunque, è possibile richiedere una potenza di 1,5 kW, 2 kW, 2,5 kW, e così via.
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Come stabilire la potenza necessaria
Per stabilire la potenza necessaria del contatore dobbiamo analizzare le caratteristiche della nostra casa e del nostro stile di vita.
Infatti, per capire qual è il nostro fabbisogno massimo di kW possiamo prendere in considerazione alcuni fattori:
- Il numero di elettrodomestici dell’abitazione. Più apparecchi sono in funzione simultaneamente, più la tua potenza istantanea aumenterà e maggiore sarà il rischio che il circuito vada in blackout per sovraccarico. In generale, è sempre meglio acquistare elettrodomestici con categoria energetica alta che assicurino un minor consumo e possibilità di tenere accesi più apparecchi contemporaneamente.
- La potenza degli elettrodomestici. Talvolta anche solo il funzionamento di due elettrodomestici ad alto consumo può bastare a superare il limite di potenza disponibile. In tal senso, possiamo effettuare una distinzione, molto generale, tra strumenti a basso consumo (come televisori, computer, lampade, etc.) che restano accesi per molto tempo e apparecchi ad alto consumo, che è meglio non utilizzare assieme e solo per il tempo necessario. Fanno parte di questa seconda categoria lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici e forni.
- Il numero di persone che abitano nella casa e le loro abitudini.
Ovviamente, maggiore è il numero delle persone che vivono in una casa e maggiore sarà il numero di apparecchi che potranno essere simultaneamente in funzione.Dunque, per decidere la potenza impegnata è rilevante anche sapere il numero di persone che compongono il nucleo familiare e le loro abitudini. Ad esempio, se molti di loro si trovano in casa durante il giorno le loro attività potrebbero interferire con gli elettrodomestici come la lavatrice e sarà più facile che si verifichino eccessi di potenza.
Invece, se i componenti sono a casa principalmente la sera, quando gli elettrodomestici come forno e lavatrice non sono di solito in funzione, non ci saranno rischi di blackout.
Tenendo presente queste indicazioni e le specificità della propria abitazione il consumatore potrà scegliere la potenza del proprio contatore Enel e comunicarla al fornitore.
- Per conoscere le caratteristiche dei tuoi consumi puoi reperire molte informazioni attraverso i nuovi contatori energia che mettono a disposizione dell’utente i dati del consumo istantaneo, i consumi per fasce e molto altro.
Ora vediamo alcuni profili tipici di scaglioni di potenza dichiarati, cominciando con la potenza impegnata a 3 kW, il caso più comune tra le famiglie italiane.
Scegliere potenza contatore Enel: potenza a 3 kW
Generalmente, 3 kW di potenza massima sono più che sufficienti a coprire il fabbisogno energetico della maggior parte delle utenze domestiche italiane. Diciamo che se il nucleo famigliare non è troppo ampio (composto da 3-4 persone) e gli elettrodomestici utilizzati sono quelli comuni (lavatrice, televisori, forno, frigorifero, ecc.) non dovrebbero esservi problemi riguardo al superamento della potenza disponibile.
Talvolta, potresti incorrere in qualche blackout di corrente, ma occasionalmente e solo con determinati elettrodomestici. Tali situazioni potranno essere facilmente evitate con un uso accorto delle proprie apparecchiature. Ad esempio evitando di tenere accesi nello stesso momento forno e lavatrice, che sono caratterizzati da consumi elevati.
Scegliere potenza contatore Enel: potenza a 4,5 kW
Invece, nel caso in cui nella nostra abitazione si aggiungano agli elettrodomestici “standard” altre apparecchiature caratterizzate da consumi elevati potrebbe essere necessario aumentare la potenza del contatore Enel a 4,5 kW massimi.
Ad esempio, un aumento di potenza potrebbe essere congeniale alle abitazioni che utilizzano macchine alimentate ad elettricità per sostituire o integrare l’impianto di riscaldamento come caldaie elettriche o condizionatori a pompa di calore. In questi casi, l’aggiuntivo consumo di corrente andrebbe a sommarsi agli apparecchi in funzione e potrebbe dare luogo a frequenti sovraccarichi di corrente arrecando un continuo disturbo.
Ciò è altresì vero nei casi in cui il nucleo familiare è particolarmente numeroso (5, 6, 7 membri e oltre).
- Nel caso di un allacciamento, in cui l’impianto viene connesso per la prima volta alla distribuzione di energia elettrica, il costo sarà di 69 €/kW. Perciò, per una potenza disponibile di 4,5 kW il costo sarà di circa 310 €.
Comunque, si tratta solamente di uno dei costi che l’utente deve sostenere in fase iniziale. Per saperne di più consulta la guida all’allacciamento dell’ARERA.
Ecco altre guide che potrebbero fare al caso tuo:
Info
Aggiornato su 30 Ott, 2024
Andrea Carriero
Head of Infrastructure
Andrea Carriero è un esperto di infrastrutture IT e DevOps, attualmente Head of Infrastructure presso Papernest, con oltre 6 anni di esperienza. Ha guidato progetti chiave per migliorare la scalabilità e l’efficienza dei sistemi, supportando la crescita operativa dell’azienda.
Andrea Carriero è un esperto di infrastrutture IT e DevOps, attualmente Head of Infrastructure presso Papernest, con oltre 6 anni di esperienza. Ha guidato progetti chiave per migliorare la scalabilità e l’efficienza dei sistemi, supportando la crescita operativa dell’azienda.
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