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SommarioIl trasloco è da sempre visto come un momento di grande stress, e ricordarsi tutti gli aspetti pratici è davvero complicato. In tempo di trasloco è infatti necessario trasferire se possibile, oppure disattivare e ri-attivare nuovamente le utenze nella nuova abitazione, sia che si tratti di luce, gas, acqua, telefono e riscaldamento.
Il trasloco è uno degli eventi più traumatici nella vita di una persona, porta stress, ansia e una serie di impegni e cose da prevedere. Una grande mole di lavoro che va affrontata con la giusta preparazione.
spostare o chiudere tutte le utenze nella precedente abitazione
attivare le utenze nella nuova abitazione (allaccio, voltura o subentro?)
scegliere una ditta di traslochi
imballare tutto il necessario
Inoltre, per quanto riguarda le utenze, è fondamentale trasferire, oppure chiudere e riattivare nella nuova abitazione le utenze di Luce e Gas, ma anche Acqua, Telefono, e Riscaldamento in alcuni casi.
Prima di effettuare un trasloco è necessario avere contezza di tutti gli oggetti e i mobili che vanno trasferiti nel nuovo appartamento. Spesso, soprattutto se ci troviamo nella stessa casa da diversi anni, abbiamo accumulato tante suppellettili inutili, o magari abbiamo riempito la nostra cantina di oggetti che poi abbiamo dimenticato.
Con il dovuto anticipo e senza lo stress degli ultimi giorni che precedono il trasferimento, è consigliabile effettuare una piccola ricognizione di stanze e vani del nostro appartamento (cantine, soffitte, garage, se presenti) per iniziare a eliminare ciò che non ci servirà, così saremo più leggeri.
Naturalmente questa operazione va compiuta nei limiti del possibile, ma ci aiuterà anche a capire che cosa potrà potenzialmente servirci nella casa nuova, magari immaginando una possibile spesa futura per adeguare l’arredamento.
Prima di dedicarvi agli oggetti, dovrete occuparvi di spostare o chiudere tutte le vostre utenze. Se lasciate la casa ad un altro inquilino o proprietario, potrebbe essere necessario fornire ai nuovi abitanti i vostri dati contrattuali per effettuare le volture, come per la luce e per il gas.
Questo, naturalmente, riguarda anche voi se vi spostate in una casa che ha già contratti attivi. Ma potrebbe essere necessario sottoscrivere nuovi contratti, se vi muoverete per tempo, potrete valutare le offerte più vantaggiose utilizzando il sito web di ARERA che consente di comparare i diversi gestori.
Gas e luce: è possibile effettuare una voltura o sottoscrivere un nuovo contratto nella casa nuova con i relativi costi.
Telefono: alcuni gestori danno la possibilità di effettuare il trasloco della linea, ma questo dipende dalle caratteristiche tecniche dei collegamenti esistenti nella casa nuova. In caso non sia possibile, dovrete disdire il contratto nella vecchia abitazione (c’è un costo) e sottoscrivere un nuovo contratto nell’abitazione in cui vi sposterete, con relativi tempi di attivazione.
Acqua: spesso il consumo di acqua è incluso all’interno delle spese condominiali, dovrete assicurarvi che sia così anche all’interno della casa nuova, altrimenti dovrete attivare un nuovo contratto e seguire l’installazione di un eventuale contatore.
Riscaldamento: dipende dalle caratteristiche dell’appartamento. Se è centralizzato, si pagherà al condominio, se è presente il teleriscaldamento, dovrete rivolgervi al gestore della zona. In caso di riscaldamento autonomo, i caloriferi dovrebbero essere collegati alla caldaia della casa, questa voce quindi finirà all’interno della bolletta del gas, che sarà molto più alta nei periodi più freddi dell’anno.
Altro: verificate la presenza di altri contratti (ad esempio, la tv satellitare) e informatevi per lo spostamento nella nuova abitazione e i relativi costi.
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L’impresa di traslochi: mi serve?
Se vi trovate in una casa che vi è stata affittata già arredata è molto probabile che nella nuova abitazione dovrete portare soltanto i vostri effetti personali: vestiti, libri, oggetti di piccole dimensioni, eventualmente stoviglie, magari piante e piccoli mobili. Potrebbe quindi non essere necessario affidarsi a una ditta di traslochi.
I mobili devono essere svuotati e tutto ciò che si trova al loro interno deve essere imballato all’interno di scatoloni di cartone. È consigliabile che non siano troppo grandi, altrimenti risulterebbero difficili da spostare e, nel caso in cui venissero riempiti in maniera eccessiva, potrebbero sfondarsi. Potrete naturalmente utilizzare anche altri contenitori, ma il cartone è il materiale più semplice da utilizzare.
L’imballaggio durante il trasloco
Al loro interno, gli scatoloni non devono avere troppi vuoti. Riempite gli spazi con giornali appallottolati e utilizzate del pluriball per gli oggetti fragili. Nel caso in cui dobbiate trasportare delle piante, è opportuno avvolgere il vaso con carta da imballaggio e richiuderla intorno al tronco o alla base della pianta, per evitare che la terra possa spargersi.
Gli scatoloni devono essere ben chiusi con scotch da pacchi (meglio evitare lo scotch di carta, è più fragile) e su ognuno di essi è consigliabile scrivere che cosa contenga.
No, meglio una ditta
Una voce fondamentale del costo di un trasloco riguarda l’impresa che se ne occuperà. Quando avrete capito qual è la quantità di oggetti da spostare, ma soprattutto la tipologia, potrete rivolgervi a una ditta. Ne esistono diverse, meglio contattarne almeno tre per chiedere un preventivo per il trasloco.
I costi sono variabili e dipendono dalla quantità di oggetti da spostare, dalle dimensioni, dalla necessità di avere un montacarichi (in genere è indispensabile) e dalla distanza fra l’abitazione vecchia e quella nuova.
Quando avrete un numero sufficiente di preventivi potrete scegliere il migliore secondo le vostre necessità. Non valutate soltanto il costo, ma anche i servizi offerti, come l’attenzione per l’imballaggio di oggetti delicati o l’eventuale rimontaggio dei mobili nella casa nuova. I mobili più grandi, come armadi o cucine, devono essere smontati in maniera ordinata – senza mescolare le parti – per poi essere rimontati nella nuova abitazione. Questa operazione viene solitamente compiuta dalla ditta di traslochi, ma assicuratevi che venga inclusa nel preventivo.
Ditta scelta per il trasloco, cosa faccio?
I passaggi da effettuare sono gli stessi del trasloco effettuato senza ditta, con la differenza che spetta all’impresa fornire tutti gli scatoloni necessari, anche di varie dimensioni. Potrete richiederne altri, in maniera gratuita, qualora il numero non sia sufficiente. L’imballaggio degli oggetti, salvo diversi accordi, spetterà a voi.
L’impresa chiederà i permessi necessari per l’occupazione del suolo pubblico, perché il giorno del trasloco dovrà posizionare il proprio camion su strada ed eventualmente il montacarichi per trasferire scatoloni, mobili ed elettrodomestici attraverso il vostro balcone. Questo vale sia per la casa vecchia, sia per quella nuova. Il giorno prima, inoltre, un loro incaricato posizionerà i cartelli per il divieto di sosta, che serviranno a lasciare lo spazio necessario per i mezzi.
È fondamentale che, il giorno del trasloco, non ci siano oggetti rimasti fuori dalle scatole né tantomeno sul balcone utilizzato dal montacarichi.
Svegliarsi presto
I traslochi vengono solitamente effettuati molto presto al mattino, la ditta dovrà indicare un orario preciso, per potersi concludere entro un orario ragionevole, soprattutto per la parte che riguarda il montaggio dei mobili nella nuova abitazione.
La lavatrice
Fate attenzione alla lavatrice, che normalmente viene venduta con alcuni pezzi extra che servono per fissare le parti mobili durante gli spostamenti. Non perdeteli e metteteli a disposizione dell’impresa di traslochi.
Controllo finale prima di ultimare il trasloco
Una volta effettuato il trasloco, prima di riconsegnare le chiavi del vecchio appartamento è consigliabile tornare al suo interno per verificare di non aver dimenticato nulla.
Rapporti con il condominio dopo il trasloco
Per mantenere educazione e rispetto nei confronti degli altri abitanti dell’edificio, è opportuno avvisare i condòmini del vecchio e del nuovo indirizzo a proposito del vostro trasloco. È necessario anche informare gli amministratori dei due stabili.
Le targhette nel trasloco
Rimuovete, infine, la targhetta con il vostro nome dal vecchio citofono e posizionatela (se le dimensioni sono adeguate, altrimenti andrà rifatta) sul nuovo citofono. Dopo il vostro trasloco, i vigili urbani passeranno a verificare la vostra presenza al nuovo indirizzo, è opportuno che il vostro nome – sia sul citofono, sia sulla porta d’ingresso – sia correttamente indicato.
Cambio di residenza con il trasloco
Al fine di presentare, nel modo corretto, la propria richiesta di cambio residenza all’Ufficio Anagrafe del distretto municipale in cui si desidera spostarsi, è necessario compilare e presentare l’apposito modulo di cambio residenza.
Andiamo a vedere come effettuare il cambio di residenza nelle principali città Italiane nei nostri articoli dedicati:
Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.
Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.
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