Qual è il consumo di un forno? Come risparmiare su grill, microonde e ventilato?

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Quanto consuma un forno elettrico casalingo?

Per poter risparmiare in bolletta, è necessario che tu sappia quanto consuma un forno elettrico casalingo e anche tutti gli altri elettrodomestici, dal microonde alla lavatrice. Occorre anche considerare TV, computer e, ad esempio, il costo stufa a pellet. Per rispondere alla domanda riguardante il consumo di un forno elettrico, occorre prima fare una precisazione. In commercio esistono principalmente due tipi di forno elettrico:

  1. Statici, ossia quelli tradizionali, dotati di resistenze elettriche e grill che riscaldano i cibi per irradiamento. In questo tipo di forno, la cottura è un po’ più lenta e a volte poco uniforme;
  2. Ventilati: dotati, oltre che di resistenze e grill, anche di un ventilatore in grado di diffondere il calore in maniera uniforme velocizzando la cottura.


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Poi bisogna precisare che i consumi del forno elettrico non sono costanti, ma sono più elevati nella fase di riscaldamento. Per farti capire meglio, prendiamo ad esempio un forno a 180 gradi: consumerà 0,8 kW nei primi 20 minuti, ma solo 1 kW dopo 60 minuti. Inoltre i consumi dipendono anche dalla classe energetica, un po’ come succede con il frigorifero. Il consumo medio di un forno di classe A è di 1 kW/h mentre quello di un forno di classe G è superiore anche del 100%.

Quanto consuma un forno a microonde?

Per capire quanto consuma un forno a microonde bisogna prendere in considerazione la potenza del modello acquistato e il tempo di utilizzo. Bisogna anche considerare che i Watt di potenza espressi sul microonde sono di circa il 30% inferiori rispetto ai consumi reali. Quindi per produrre una potenza di 700 W saranno necessari 1.100 W di consumo.

Per fare un esempio concreto di quanto possa consumare un microonde, ipotizziamo un costo dell’energia elettrica di 0,031 €/kWh e avremo i seguenti consumi:

  • Scaldare le lasagne: tempo 20 minuti e consumo di 250 Watt. Costo: 0,047 €;
  • Riscaldare l’arrosto: 5 minuti di cottura per un consumo di 63 W. Costo: 0,012 €;
  • Bollire l’acqua: 2,5 minuti per un consumo di 31 Watt. Costo: 0,006 €.

Ti segnaliamo che, a differenza del piano induzione che sfrutta l’elettromagnetismo, questo tipo di forno funziona grazie alle microonde.

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Quanto costa il forno sulla bolletta a fine mese?

Il forno non è fra gli elettrodomestici che incidono di più sulla bolletta a fine mese. Nela classifica degli apparecchi più energivori troviamo, ai primi posti, il frigorifero, la lavatrice e la lavastoviglie. Il forno invece si trova al settimo posto, dopo il piano a induzione e prima del deumidificatore e purificatore d’aria.

Per capire quanto consuma un forno elettrico bisogna considerare dimensioni, età e classe energetica. Per fare un esempio, scegliamo un forno di recente costruzione, di fascia alta e di dimensioni normali. Il suo consumo sarà di circa 1kW all’ora per una cottura a 180 gradi, il che significa che se l’energia elettrica ha un costo di 0,22 €/kWh, avrai speso 0,22 €.

Cosa sono le classi energetiche di consumo dei forni?

Una delle discriminanti più importanti per scegliere un forno sono le classi energetiche di consumo. Queste ultime indicano il grado di efficienza energetica, come accade per altri elettrodomestici, come il congelatore. Le norme relative al consumo forno prevedono l’esistenza di 7 livelli, ordinati secondo l’indice di efficienza energetica (EEI). Quest’ultimo si calcola tramite una formula che considera il consumo minore tra modalità statica e ventilata e tiene in considerazione la capacità del forno. In base all’EEI abbiamo la seguente tabella:

  • A+++: EEI <45;
  • A++: Indice di Efficienza Energetica compreso fra 45 e 62;
  • A+: EEI tra 62 e 82;
  • A: EEI tra 82 e 107;
  • B: Indice di Efficienza Energetica compreso tra 107 e 132;
  • C e D: i forni con queste classi energetiche non sono più ammessi sul mercato.

Leggere l’etichetta energetica ti fornirà, oltre che la classe di appartenenza, anche altre informazioni sui consumi dell’elettrodomestico. Esattamente come capita con altri elettrodomestici, ad esempio l’asciugatrice, anche i forni sono dotati di un’etichetta energetica che può essere suddivisa in tre sezioni per essere letta meglio:

  1. superiore: in prima posizione vi sono il logo dell’UE e l’etichetta energetica europea. Più sotto troverai il marchio del produttore, il codice del modello e il tipo di alimentazione;
  2. centrale: spazio dedicato alla classe energetica;
  3. inferiore: per ultime, ma non meno importanti, vi sono le informazioni relative alle dimensioni e alla capacità del forno. Inoltre, troverai indicazioni circa i consumi energetici sia per la funzione statica sia per quella ventilata.

Come è possibile risparmiare sul forno in bolletta?

Come detto all’inizio, risparmiare sul forno in bolletta non significa rinunciare al suo utilizzo: dovrai utilizzarlo in maniera oculata. A tal proposito, vogliamo darti 5 consigli per iniziare a risparmiare:

  • evita di lasciare il forno in standby e di preriscaldarlo;
  • apri lo sportello il meno possibile, in modo da evitare dispersioni di calore;
  • prediligi la cottura in modalità ventilata, in grado di spargere il calore in maniera uniforme e farti risparmiare fino al 20%;
  • evita l’utilizzo di fogli di alluminio che ostacolano il calore;
  • se devi comprare un nuovo forno, leggi attentamente l’etichetta energetica.

Per concludere, se anche dopo aver provato a consumare meno vedi che il consumo forno è ancora troppo alto, allora forse non hai la tariffa giusta per l’energia elettrica. A questo punto potresti decidere di cambiare fornitore e cercare una nuova offerta luce. Per farlo puoi ricorrere al Portale Offerte, lo strumento messo a disposizione da ARERA che è l’Autorità in materia di energia. Visitando questa pagina, sarai in grado di ricercare e comparare tutte le offerte di energia elettrica presenti sul mercato e trovare la più adatta a te.

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Aggiornato su 30 Ott, 2024

Daniele Tarantino

SEO Specialist