Energia Nucleare: scopri tutto quello che c’è da sapere
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Sommario: L’energia nucleare è da sempre al centro di numerosi dibattiti a cui non partecipano più solo ambientalisti o esperti del settore. Questa tipologia di energia ha acquistato maggiore notorietà negli ultimi anni, grazie allo sviluppo di tecnologie innovative e al progresso della scienza e della ricerca.
Scopriamo quindi come funziona effettivamente l’energia nucleare, come viene prodotta e quali sono i vantaggi e gli svantaggi della sua produzione.
Come funziona l'energia nucleare?
Tutti sanno come funziona la produzione della maggior parte delle energie rinnovabili. Tra le più diffuse c’è l’energia idroelettrica o l'energia solare – per cui esistono già numerose soluzioni accessibili a tutti come il pannello solare termico. Tuttavia, il tema dell’energia nucleare è ancora da approfondire per molti. Cos'è l'energia nucleare? Come viene prodotta? Come può essere utilizzata?
L’energia nucleare si ricava dalla trasformazione di un nucleo di atomi, che si può ottenere attraverso due reazioni nucleari opposte:
- la fissione
- la fusione
Più in particolare, per produrre energia, si sfrutta il calore generato durante queste due reazioni – indotte e controllate nelle centrali nucleari.
Con la fissione nucleare, l’energia si ottiene dal processo che si verifica all’interno del reattore, dove gli atomi di uranio (o plutonio) vengono colpiti da un neutrone e divisi in ulteriori nuclei atomici; così facendo, dalla divisione, si crea un’enorme quantità di energia. Al contrario, tramite la fusione nucleare, l’energia si ottiene si ottiene dall'unione di due atomi leggeri, come ad esempio deuterio e trizio, che formano un nucleo atomico più pesante. Però, la fusione è una reazione atomica che non si è ancora in grado di gestire al 100% e per questo non viene ancora effettuata nelle centrali nucleari.
In entrambi i casi, la cosiddetta energia nucleare è in realtà una serie di trasformazioni dell’energia in differenti forme: dall’energia termica (generata dalla fissione o dalla fusione) si passa all’energia meccanica e infine all’energia elettrica.
Conclusa la produzione di energia elettrica, bisogna poi occuparsi delle scorie radioattive – ovvero, dei rifiuti che si generano durante la fissione e che devono essere smaltiti correttamente. A questo proposito, gli addetti dedicati allo smaltimento, devono seguire specifici standard e protocolli di sicurezza per impedire fuoriuscite di radiazioni dannose per l’uomo. Le scorie vengono quindi trattate, secondo una procedura di vetrificazione, e vengono poi stipate in appositi contenitori, contenuti in depositi abiti al loro stoccaggio.
Vantaggi e Svantaggi dell'energia nucleare
I vantaggi e gli svantaggi dell’energia nucleare sono studiati e analizzati da anni. Parole come catastrofe nucleare ed energia pulita, entrambe associate a questo tipo di energia, generano non pochi dubbi nelle persone.
Se da un lato c’è chi supporta il nucleare, puntando sugli aspetti positivi e sui vantaggi che questo comporta, dall’altro c’è chi è ancora scettico a riguardo, sollevando dubbi, paure e aspetti negativi.
Vediamo quindi più nello specifico il tema dell'energia nucleare pro e contro.
Pro | Contro |
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Pro dell'energia nucleare
Così come stabilito dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, l’energia nucleare è una fonte di energia pulita, sostenibile. Difatti, come per l’energia eolica o quella solare, la sua produzione non rilascia alcun tipo di emissione inquinante nell’aria: durante la reazione nucleare, gli atomi non rilasciano né anidride carbonica né metano.
Un ulteriore punto a favore delle centrali nucleari è la quantità di energia prodotta per ciascuna fissione. Con pochi atomi di plutonio o uranio è possibile ottenere grandissime quantità di energia elettrica. Per esempio, se la comune combustione di migliaia di tonnellate di fossili risulta in un massimo di 100 Mw, la combustione di poche tonnellate di uranio consente di ricavare circa 1000 Mw. Dunque, con minori quantità di materie prime è possibile ottenere maggiori quantità di energia.
Bisogna poi considerare che le centrali elettriche, nonostante il lungo tempo necessario per la loro realizzazione, presentano un ciclo di vita altrettanto lungo. Questo significa che una singola centrale, con i suoi reattori, può continuare a produrre energia per circa 50 anni.
Altro punto a favore del nucleare è il basso costo per la produzione di energia. Certo, i costi iniziali sono molto alti, ma un ciclo di produzione continuo e la piccola quantità di materia prima necessaria, comportano un rendimento energetico elevato.
Infine, costruire centrali nucleari potrebbe essere una soluzione per limitare la dipendenza energetica del paese da fonti come il gas e il petrolio. Questo si traduce non solo in una maggiore indipendenza energetica, ma anche in una maggiore stabilità economica. Producendo energia internamente, l’Italia non sarà influenzata dal costo di gas e petrolio (influenzato a sua volta dal mercato energetico) e questo garantisce stabilità, anche nel lungo periodo.
Contro dell'energia nucleare
Se da un lato troviamo molteplici aspetti positivi, dall’altro l’energia nucleare genera alcuni problemi.
Primo fra tutti sono le scorie radioattive, prodotte durante la fissione degli atomi. Si tratta di materiale di scarto altamente radioattivo, che necessita di uno smaltimento e di uno stoccaggio opportuno. Quindi, nonostante le centrali nucleari non emettano gas nocivi nell’aria, presentano ugualmente un "danno" all’ambiente a causa di scorie e rifiuti radioattivi – il cui livello di radioattività rimane alto per diversi anni.
Un altro aspetto da considerare è che, nonostante l’energia elettrica possa essere considerata pulita, non è una fonte di energia rinnovabile. L’uranio viene sì estratto da miniere da aree e giacimenti presenti in aree geografiche stabili e sicure, come il Canada o l’Australia. Tuttavia, parliamo di un materiale che potrebbe comunque esaurirsi, considerata la presenza in quantità limitata di uranio in natura.
Ciò che più fa discutere è soprattutto il fattore sicurezza. Attualmente, le tecnologie e le misure di sicurezza adottate nella costruzione delle centrali elettriche sono moderne e all’avanguardia, proprio per ridurre al massimo il rischio di incidenti catastrofici.
Proprio a questo tema si ricollega un altro “contro” dell’energia nucleare: tempi di costruzione di centrali nucleari lunghi e localizzazione difficile di quest’ultime. I reattori nucleari sono sistemi che potrebbero durare per decenni, con una produzione di energia elettrica consistente per anni. Però, per la loro realizzazione, sono previsti tempi molto lunghi (fino a 8 anni) e trovare un luogo dove produrre energia nucleare e smaltire le scorie in sicurezza non è poi così facile.
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Quanto si risparmia con l'energia nucleare?
La particolare produzione dell’energia nucleare potrebbe far pensare che il costo dell’energia elettrica generata dalle centrali nucleari abbia un costo maggiore. Tuttavia, conoscendo la vera distribuzione dei costi della "spesa per il nucleare" si potrebbe arrivare ad un'altra conclusione.
I costi per il nucleare si potrebbero suddividere in:
- costi overnight
- materia prima
- costi di smaltimento e fondi per scorie
- tassi di interesse.
Il costo overnight – che indica il costo di produzione puro dell’impianto (senza tassi o spese aggiuntive) – è più alto per l’energia nucleare rispetto agli altri impianti di produzione energetica. Questo perché, come abbiamo visto, le centrali nucleari dispongono di sistemi tecnologici e di sistemi di sicurezza avanzati, di ultima generazione, e quindi più costosi.
Troviamo poi i costi della materia prima che, al contrario, rappresentano una voce notevolmente ridotta se parliamo dell’energia nucleare. Come abbiamo visto prima, per la produzione di energia nucleare è necessaria anche solo una piccola quantità di uranio; di conseguenza, il costo per l’acquisto della materia prima da impiegare per generare energia corrisponderà solo ad una piccola somma.
Come ultimo, troviamo i tassi di interesse, da calcolare relativamente alla costruzione degli impianti. La costruzione di una centrale nucleare prevede tempistiche molto lunghe e costi significativi. Questi vengono compensati con tassi di interesse generalmente più alti rispetto a quelli degli altri sistemi di produzione energetica, rendendo l’energia nucleare piuttosto costosa sotto questo punto di vista.
In conclusione, con l’energia nucleare si risparmia? A quanto ammonta questo risparmio? L’energia nucleare, secondo un’analisi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, si rivela essere la fonte di energia migliore se si guarda al lungo periodo. Costi “aggiuntivi” come quello delle scorie, vengono compensati da costi fissi che si applicano unicamente alle energie rinnovabili.
Infine, bisogna considerare che la spesa dell’energia nucleare non corrisponde al prezzo finale di quest’ultima, che viene invece stabilita delle autorità competenti sul mercato energetico.
Energia nucleare: qual è la situazione in Italia?
Mentre diversi paesi europei, come la Francia, sono molto favorevoli all’energia nucleare, l’Italia ha deciso dopo due diversi referendum di non usufruire questa fonte di energia.
L’energia nucleare in Italia venne sfruttata solo tra il 1963 e il 1990, tramite 5 differenti centrali nucleari:
- le centrali di Torino e Caorso in Piemonte
- le centrali Montalto di Castro e Latina in Lazio
- la centrale di Sessa Aurunca in Campania.
Tutte e cinque le centrali nucleari furono chiuse per due motivi principali: in seguito al referendum del 1987 o a causa dell’età degli impianti, che non ne garantiva più la sicurezza richiesta.
In Italia furono indotti due referendum relativamente al tema dell’energia nucleare:
- il referendum del 1987, dove l’80% della popolazione votò contro questo tipo di energia
- il referendum del 2011, che riconfermò la posizione di opposizione verso il nucleare.
Ad oggi, il tema dell’energia nucleare è ancora molto discusso in Italia: i progressi e gli studi in questo campo hanno portato numerose persone a cambiare la loro idea sul nucleare. Nonostante ciò, è una fonte di energia su cui non si investe in alcun modo.
Al contrario, l’Italia sta portando avanti campagne e promozioni per una transizione energetica green tramite le energie rinnovabili. Basti pensare al conto termico, agli ecobonus e a tutte le agevolazioni che lo Stato concede a coloro che installano, per esempio, dei pannelli solari sulla loro abitazione.
La crisi energetica di questo 2022 potrebbe portare in Italia a dei nuovi sviluppi, forse anche in direzione del nucleare.
Offerte per energia nucleare
L’assenza di centrali nucleari sul territorio italiano, e di conseguenza di energia nucleare, non ha fermato però il suo utilizzo nel nostro paese. Difatti, l’Italia è tra i principali importatori di energia elettrica in tutta Europa e quasi il 10% dell’energia importata è proprio energia nucleare.
Tuttavia, non è possibile parlare di offerte per energia nucleare oppure promozioni per la fornitura di energia elettrica derivata dal nucleare, poiché non c’è alcuna produzione nel nostro paese. Al contrario, sono sempre più diffuse le offerte green, sostenibili, la cui energia viene ricavata da centrali eoliche, pannelli solari o centrali idroelettriche.
Scopri di piu sulle reazioni nucleari della fissione e della fusione.
Info
Aggiornato su 30 Ott, 2024
Piero Battistel
Laureato in Amministrazione e Ogranizzazione presso l’ “Università degli studi di Salerno”, a luglio concluderò la laurea magistrale in Marketing Analytics and Metrics alla LUISS Guido Carli a Roma. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per ProntoBolletta.
Laureato in Amministrazione e Ogranizzazione presso l’ “Università degli studi di Salerno”, a luglio concluderò la laurea magistrale in Marketing Analytics and Metrics alla LUISS Guido Carli a Roma. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per ProntoBolletta.