Spesa Materia Gas: cos’è e dove si trova in bolletta?

Sommario: La spesa per la materia gas naturale copre i costi dell’approvvigionamento e distribuzione del gas ai clienti finali. Include voci come l’acquisto del gas all’ingrosso, i costi di commercializzazione e la copertura dei rischi. Questa spesa si trova nella bolletta del gas e viene suddivisa in quota fissa e quota variabile.

Che cos’è la Spesa per la Materia Gas Naturale?

La spesa per la materia gas naturale è una componente della bolletta del gas che copre i costi sostenuti dal fornitore per l’approvvigionamento e la distribuzione del gas al cliente finale.

Questa voce include:

  • l’acquisto del gas naturale all’ingrosso,
  • i costi di commercializzazione al dettaglio,
  • le attività di copertura dei rischi legati alle fluttuazioni di mercato e alle condizioni climatiche avverse.

Nel mercato libero, tali costi variano tra i fornitori e sono determinanti per la definizione delle tariffe.

Le voci di costo che compongono la Spesa per la Materia Gas

La spesa per la materia prima gas comprende diverse componenti suddivise in una quota fissa e una quota variabile.

La quota fissa copre i costi fissi del fornitore per l’attività di gestione commerciale dei clienti, inclusa la parte fissa della Quota Vendita al Dettaglio (QVD).

La quota variabile dipende dai consumi effettivi del cliente, espressa in euro per Standard Metro Cubo (€/Smc), e include:

  1. la componente materia prima gas (CMEM),
  2. la componente di copertura dei rischi commerciali (CCR),
  3. gli oneri di gradualità (GRAD),
  4. la componente di rinegoziazione dei contratti (CPR).

Queste componenti riflettono i costi di acquisto del gas, la protezione contro le fluttuazioni di mercato e i costi di gestione commerciale.

Componente materia prima gas (CMEM)

La componente materia prima gas (CMEM) rappresenta il costo sostenuto dal fornitore per l’acquisto del gas naturale che viene rivenduto ai clienti finali.

Quali sono i fattori che influenzano il costo della materia prima gas?

Questo costo è espresso in €/Smc (euro per standard metro cubo) e varia in base ai consumi e alla posizione geografica, influenzata dal coefficiente P, che indica la quantità di energia contenuta in un metro cubo di gas.

La CMEM può differire tra mercato tutelato e libero:

  • Nel mercato tutelato, l’ARERA aggiorna mensilmente la CMEM basandosi sulla media dei prezzi giornalieri del gas al PSV (Punto di Scambio Virtuale).
  • Nel mercato libero, il prezzo è stabilito dai fornitori, che possono offrire tariffe a prezzo fisso o indicizzato.

La CMEM si trova nella voce spesa materia prima gas della bolletta e riflette anche i costi di copertura dei rischi commerciali.

Componente Copertura Rischi (CCR)

La Componente Copertura Rischi (CCR) è una quota stabilita dall’ARERA, espressa in €/Smc, che copre i costi sostenuti dai fornitori di gas per proteggere i clienti dai rischi legati all’approvvigionamento.

Quali rischi copre la CCR?

Questi rischi includono variazioni climatiche estreme, come inverni rigidi che aumentano la domanda e, di conseguenza, il prezzo del gas, e eventi specifici che possono influenzare il mercato del gas.

Nel mercato tutelato, la CCR è inclusa nei costi, mentre nel mercato libero la sua inclusione è a discrezione del fornitore e deve essere chiaramente specificata nelle condizioni economiche dell’offerta.

La CCR per il 2024 è fissata a 0,044 €/Smc e viene aggiornata annualmente dall’ARERA.

Quota di Vendita al Dettaglio (QVD)

La Quota di Vendita al Dettaglio (QVD) rappresenta i costi sostenuti dal fornitore per le attività di gestione commerciale dei clienti e si suddivide in una quota fissa e una variabile.

La quota fissa, determinata dai fornitori nel mercato libero, copre spese come:

  • acquisizione, assistenza e gestione dei clienti,
  • gestione dei clienti morosi,
  • fornitura di sistemi informatici per il controllo delle informazioni.

Questa quota può essere denominata in modi diversi, come Costi di Commercializzazione e Vendita o Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita (CCV gas), a seconda del fornitore.

La parte variabile della QVD è espressa in €/Smc e si applica in funzione del consumo di gas.

Oneri di gradualità (GRAD)

Gli oneri di gradualità (GRAD) rappresentano i costi sostenuti dai fornitori per la graduale transizione dai vecchi contratti d’acquisto di gas a quelli conformi al nuovo metodo di calcolo.

Questa componente si applica al gas consumato ed è inclusa nella spesa per la materia gas naturale in bolletta.

I GRAD assicurano che i contratti siano aggiornati per riflettere le nuove modalità di determinazione dei prezzi, garantendo una corretta applicazione delle tariffe secondo le normative vigenti.

Componente di Rinegoziazione dei Contratti (CPR)

La Componente di Rinegoziazione dei Contratti (CPR) rappresenta i costi associati alla rinegoziazione degli accordi di lungo periodo per l’acquisto del gas sui mercati all’ingrosso. Incentivata dal 2013, questa componente promuove la concorrenza e la convenienza delle offerte di gas.

Questa componente, espressa in €/Smc, è una quota variabile che si applica in base al consumo di gas.

La CPR è destinata a coprire gli incentivi volti a incoraggiare le aziende a rinegoziare i vecchi contratti di fornitura con contratti a breve termine.

Spesa per la Materia Prima Gas: differenze tra Mercato Libero e Tutelato

Nel contesto della spesa per la materia prima gas, esistono differenze sostanziali tra il mercato libero e il servizio di tutela.

Nel servizio di tutela, le condizioni economiche, inclusa la componente per la materia prima gas (CMEM), sono stabilite trimestralmente dall’ARERA e variano periodicamente.

Nel mercato libero, i fornitori determinano autonomamente il prezzo della materia gas, che può essere a prezzo fisso o indicizzato. Le tariffe a prezzo indicizzato variano mensilmente in base all’andamento del mercato all’ingrosso e includono una componente aggiuntiva definita spread. Le tariffe a prezzo fisso rimangono costanti per la durata del contratto.

Inoltre, nel mercato libero, la spesa per la materia gas naturale potrebbe non comprendere la componente di copertura dei rischi (CCR).

I fornitori possono offrire servizi extra e bonus contrattuali, permettendo agli utenti di scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze di consumo.

Dove trovo la Spesa per la Materia Gas in Bolletta?

Generalmente, le informazioni riguardanti la spesa per la materia gas sono riportate dopo i dettagli contrattuali della fornitura, come nell’immagine sottostante.

spesa materia prima energia

Questa sezione mostra la distribuzione della spesa complessiva tra la spesa per il gas naturale e gli altri costi. Questi includono la spesa di trasporto e gestione del contatore, gli oneri di sistema, e il totale delle imposte e IVA. Tali informazioni sono solitamente presentate sia in un elenco dettagliato dei costi che, frequentemente, in un grafico a torta.

Le altri voci di spesa della Bolletta Gas

Oltre alla componente spesa per la materia gas, la bolletta del gas presenta altre voci di spesa dettagliate come segue:

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore, aggiornata trimestralmente, include:

  • Una quota fissa annuale (euro/anno)
  • Una quota variabile basata sul consumo di gas (euro/Smc)

Questa spesa copre le attività necessarie per la distribuzione del gas ai clienti finali, comprese le componenti per distribuzione e misura, trasporto (Qt), qualità del servizio (RS), perequazione (UG1) e altre componenti compensative (ST, VR e CE).

Gli oneri di sistema, aggiornati trimestralmente, comprendono:

  • Una quota fissa annuale (euro/anno)
  • Una quota variabile basata sul consumo di gas (euro/Smc)

Questi oneri coprono i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas, sostenuti da tutti i clienti. Per i clienti in tutela, le componenti includono RE (risparmio energetico), UG2 (compensazione costi di commercializzazione) e UG3 (recupero oneri di morosità).

Le imposte includono:

  • Accisa, applicata sulla quantità di gas consumato, con aliquote che aumentano superati determinati scaglioni di consumo annuo.
  • Addizionale regionale, calcolata sulla quantità di gas consumato, stabilita autonomamente da ogni regione entro limiti legislativi.
  • IVA, applicata sull’importo totale della bolletta. L’aliquota è del 10% sui primi 480 mc/anno consumati e del 22% sui consumi eccedenti e sulle quote fisse.

Nel grafico riportato qui sotto, è possibile osservare l’incidenza di ogni voce sul totale della bolletta del gas.

Aggiornato su 26 Lug, 2024

Francesco Veronesi

Laureato all'Università Cattolica in Management Internazionale, è da sempre appassionato di scrittura e tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Attualmente occupa la posizione di SEO Specialist in Papernest e redige articoli attinenti al mercato energetico.