Spesa Materia Energia: cos’è e dove si trova in Bolletta

Spesa per la Materia Energia: La Spesa per la Materia Energia rappresenta i costi diretti associati all’acquisto, al dispacciamento e alla commercializzazione dell’energia elettrica.

Questo documento dettaglia le diverse componenti di tale spesa, evidenziando le variazioni tra il mercato libero e quello tutelato e illustrando il loro impatto sulla bolletta finale dei consumatori.

Che cos’è la Spesa per la Materia Energia?

La Spesa per la Materia Energia rappresenta i costi sostenuti dalle società di vendita di luce e gas per l’acquisto, il dispacciamento e la commercializzazione dell’energia al cliente finale. Essa incide significativamente sulla fattura finale dell’energia e varia da un fornitore all’altro.

Le componenti della Spesa per la Materia Energia includono:

Questi costi coprono non solo l’acquisto dell’energia necessaria per soddisfare la domanda ma anche la gestione dei flussi di energia in rete e il supporto clienti. Sono inoltre presenti costi aggiuntivi come la perequazione (PPE e DispBT), che compensano la differenza tra i costi effettivi e quelli previsti nelle tariffe di tutela.

Quali sono le componenti della Spesa per la Materia Energia?

La Spesa per la Materia Energia si compone di una quota fissa, che rimane invariata indipendentemente dal consumo, e una quota variabile, che dipende dal volume di energia consumata.

Le componenti del prezzo dell’energia: Quota Fissa

La quota fissa della bolletta rappresenta quei costi che non variano in base al consumo di energia. Questa quota è cruciale per coprire le spese fisse di gestione e operatività che il fornitore sostiene indipendentemente dal volume di energia consumato dal cliente.

Tra le principali voci che compongono la quota fissa troviamo:

  1. Prezzo di Commercializzazione e Vendita (PCV): questa componente copre i costi fissi di gestione commerciale, quali le spese per comunicazioni di marketing, promozioni e supporto informativo ai clienti.
  2. Prezzo del Dispacciamento (DispBT): questa voce si riferisce ai costi associati alla regolazione dei flussi di energia nella rete, garantendo l’equilibrio tra produzione e consumo. Viene addebitata a tutti i clienti, sia nel mercato tutelato che libero, a prescindere dal loro effettivo consumo energetico.

Le componenti del prezzo dell’energia: Quota Variabile

La quota variabile della bolletta è determinata dai costi che variano in base al consumo effettivo di energia da parte del cliente. Essa comprende diverse voci fondamentali che riflettono le dinamiche del mercato energetico e le attività necessarie per garantire un’erogazione stabile ed efficiente di elettricità. Le principali componenti di questa quota includono:

  1. Prezzo dell’energia (PE): questo è il costo diretto dell’energia acquistata dal fornitore. Varia trimestralmente nel Servizio di Maggior Tutela o è stabilito liberamente dai fornitori nel mercato libero, influenzato da fattori di mercato e include i costi per le perdite di rete.
  2. Prezzo del dispacciamento (PD): copre le operazioni necessarie per mantenere l’equilibrio tra la domanda e l’offerta su scala nazionale. Questa voce è aggiornata periodicamente dall’Autorità di regolazione e si applica proporzionalmente al consumo di energia.
  3. Componente di perequazione (PPE): Assicura che i pagamenti effettuati dagli utenti per l’energia e il dispacciamento corrispondano ai costi effettivi sostenuti dal fornitore per fornire questi servizi. È particolarmente rilevante nel contesto del mercato di tutela.
  4. Parte variabile della componente DispBT: Calcolata in base al consumo annuo, questa componente si applica solo ai clienti domestici e PMI con potenza contrattuale fino a 3 kW.

Spesa Materia Energia nel mercato libero e in quello tutelato: le differenze

La spesa per la materia energia varia significativamente tra il mercato libero e quello tutelato, riflettendo diverse dinamiche di prezzazione e offerta. Nel Servizio di Maggior Tutela, l’Autorità di Regolazione per Reti Energia e Ambiente (ARERA) stabilisce i prezzi della componente energia su base trimestrale, basandosi sull’andamento del mercato energetico. Questo modello garantisce una certa prevedibilità dei costi per i consumatori, mantenendo i prezzi allineati con le fluttuazioni di mercato.

Al contrario, nel mercato libero, i costi della materia energia sono definiti autonomamente da ciascun fornitore all’interno dei contratti di fornitura. Questo permette ai fornitori di competere su base di prezzo e di offrire tariffe personalizzate che possono includere sconti, bonus o servizi aggiuntivi, a seconda delle abitudini di consumo del cliente e delle strategie commerciali del fornitore. Di conseguenza, i consumatori possono scegliere l’offerta che meglio si adatta alle loro necessità, beneficiando potenzialmente di costi inferiori rispetto al mercato tutelato.

Dove si trova la Spesa per la Materia Energia in Bolletta?

La Spesa per la Materia Energia è chiaramente delineata all’interno della bolletta sia attraverso un elenco dettagliato delle varie voci di costo sia mediante rappresentazioni grafiche, come il grafico a torta, che facilitano la visualizzazione del peso relativo di ogni spesa rispetto al totale.

spesa materia energia

Nella sezione specifica della bolletta, dopo i dettagli contrattuali della fornitura, è possibile osservare la distribuzione della spesa totale. Qui, la spesa per la materia energia è separata dagli altri costi quali la spesa di trasporto e gestione del contatore, gli oneri di sistema, e il totale delle imposte e dell’IVA. Questa suddivisione aiuta i consumatori a vedere esattamente quanto stanno pagando per l’energia consumata, distinta dalle tariffe fisse e dalle tasse.

Le altre voci di spesa della Bolletta Luce

Oltre alla spesa per la materia energia, che riflette i costi diretti dell’energia consumata e della sua commercializzazione, esistono altre voci significative che influenzano il totale della bolletta:

  • Costi variabili: Questi dipendono direttamente dai consumi effettivi del cliente e variano di mese in mese a seconda dell’energia effettivamente utilizzata.
  • Costi fissi: Stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), questi includono spese non dipendenti dal consumo come il trasporto dell’energia e la gestione del contatore.
  • Oneri di sistema: Sono costi fissi che coprono spese per operazioni sistemiche, quali incentivi per le fonti rinnovabili, lo smantellamento delle centrali nucleari, e supporto alla cogenerazione.
  • Imposte: Comprendono accise e IVA, che sono tasse governative applicate ai servizi di energia.

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Aggiornato su 26 Giu, 2024

Francesco Veronesi

Laureato all'Università Cattolica in Management Internazionale, è da sempre appassionato di scrittura e tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Attualmente occupa la posizione di SEO Specialist in Papernest e redige articoli attinenti al mercato energetico.