Costi fissi nella bolletta della luce e costi variabili: una guida completa

Sommario: In questa pratica guida potrai trovare tutte le informazioni utili riguardanti i costi fissi e variabili del contatore e scoprire consigli pratici e utili per risparmiare a fine mese.

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Costi fissi nella bolletta della luce: cosa sono

La bolletta della luce si compone principalmente di costi fissi e costi variabili, ciascuno con un ruolo ben definito nell’importo totale che paghi ogni mese. Vediamoli nel dettaglio.

Costi fissi: a quanto ammontano?

I costi fissi rappresentano una parte stabile della bolletta, che solitamente ammonta tra il 30% e il 40% dell’importo totale, e variano in genere tra i 20 e 30 euro al mese.

Questi includono voci che rimangono invariate indipendentemente dal consumo di energia, come:

  • Quota fissa per il contatore, che comprende i costi di gestione e manutenzione del contatore, solitamente tra 5 e 10 euro al mese. Questa tariffa dipende dal tipo di contatore e dalla potenza contrattuale;
  • Canone di rete, un importo stabilito dall’Autorità per l’energia che copre i costi di accesso e utilizzo della rete elettrica. Solitamente, varia tra 5 e 8 euro al mese e rappresenta il contributo per mantenere in funzione la rete elettrica nazionale;
  • Oneri di sistema, che includono imposte destinate a finanziare specifiche politiche energetiche e a sostenere il sistema elettrico nazionale, come il supporto alle fonti rinnovabili. Questi costi sono di circa 10-12 euro al mese e vengono applicati a tutti i clienti;
  • Spese per il trasporto e gestione del contatore, che coprono il trasporto dell’energia elettrica dalle centrali alle abitazioni, oltre alla gestione dei contatori e alla manutenzione della rete. Questa voce è generalmente inclusa nei costi fissi e incide per circa 4-6 euro al mese.

L’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) viene applicata su tutte le componenti della bolletta, inclusi i costi fissi. Generalmente, l’aliquota IVA per le forniture di uso domestico è del 10%, ma può arrivare al 22% per usi non domestici (come seconde case o contatori aziendali). Ecco un esempio dell’applicazione dell’IVA ai costi fissi:

Componente dei Costi Fissi Importo (€) con IVA
Quota Fissa per il Contatore 8,80
Canone di Rete 6,60
Oneri di Sistema 12,10
Spese di Trasporto 5,50
Totale Costi Fissi 33,00

Quanto incidono i costi fissi nella bolletta luce?

I costi fissi influiscono sul totale della bolletta in modo più rilevante per chi ha consumi ridotti. Questo accade perché, a differenza dei costi variabili, i costi fissi rimangono invariati mese dopo mese, indipendentemente da quanto consumo si registri. Di conseguenza, chi cerca di ridurre la bolletta abbassando il consumo energetico scopre che può intervenire solo su una parte della spesa complessiva.

Ecco quali sono i punti chiave dell'impatto dei costi fissi:

  • Peso maggiore per i bassi consumatori: per le famiglie o individui con bassi consumi, i costi fissi possono rappresentare anche il 50% o più della bolletta. Questo accade perché, sebbene la parte variabile si riduca, i costi fissi restano costanti e finiscono per coprire una percentuale maggiore dell'importo totale.
  • Limitazione dei risparmi: anche adottando abitudini energetiche sostenibili, come spegnere le luci o usare elettrodomestici efficienti, il risparmio sarà solo parziale. Se, ad esempio, si riduce il consumo del 20%, questo abbatterà solo la parte variabile della bolletta, mentre i costi fissi resteranno intatti, limitando il risparmio effettivo.
  • Effetto sui periodi di inutilizzo: anche quando una casa resta vuota, i costi fissi continuano ad accumularsi. Questo significa che ci saranno sempre costi minimi, indipendentemente dal consumo reale. In questi casi, il totale della bolletta si basa praticamente solo sui costi fissi, aumentando il costo per kWh effettivamente utilizzato.
  • Rilevanza nella scelta del contratto: conoscere il peso dei costi fissi è utile per chi vuole scegliere un contratto in linea con le proprie abitudini di consumo. Per chi consuma poco, può essere conveniente trovare offerte con costi fissi più bassi, anche se il prezzo per kWh può risultare più alto. Stai pensando di cambiare contratto? Ecco la guida che ti spiega passo passo come fare.

Facciamo un esempio pratico: se prendiamo una bolletta di 100 euro con 35 euro di costi fissi e 65 euro di costi variabili, e riduciamo il consumo del 20%, il risparmio sarà solo sulla parte variabile:

  • Costi variabili dopo il risparmio (20%)= 65 - 13 = 52 euro
  • Totale bolletta dopo il risparmio: 35 (costi fissi) + 52 (costi variabili) = 87 euro

In questo caso, nonostante un risparmio sui consumi del 20%, la bolletta si riduce solo del 13%, dimostrando come i costi fissi limitino l’efficacia del risparmio.

I costi fissi e variabili ci sono anche nella bolletta del gas. Visita la pagina per scoprire tutte le informazioni.

Come ridurre i costi fissi e risparmiare

Ridurre i costi fissi della bolletta luce non è semplice, poiché molte delle voci sono stabilite dalle autorità di regolazione e non dipendono dal consumo effettivo. Tuttavia, esistono strategie per ottimizzare la spesa complessiva, sia scegliendo l’offerta giusta che facendo attenzione ad alcuni dettagli del contratto e del proprio profilo di consumo. Vediamo alcuni consigli utili per risparmiare in bolletta.

  1. Scegliere un contratto con costi fissi inferiori: alcuni fornitori offrono tariffe con costi fissi più bassi, ideali per chi ha un consumo ridotto o irregolare. Confronta attentamente e valuta le varie tariffe sul mercato. Ti lasciamo qui tutte le offerte luce nel mercato tutelato e nel mercato libero del 2024 per aiutarti.
  2. Monitorare la potenza del contatore: ridurre la potenza del contatore, quando possibile, può abbassare significativamente i costi fissi. Se il contatore ha una potenza superiore alle tue esigenze, pagherai un costo fisso più alto senza effettivamente trarne beneficio. Ad esempio, se utilizzi principalmente elettrodomestici a basso consumo, potresti considerare una potenza ridotta (ad esempio, 3 kW invece di 4,5 kW).
  3. Sfruttare le tariffe multi-orarie: le tariffe multi-orarie permettono di ridurre i costi variabili spostando i consumi nelle fasce orarie in cui l’energia costa meno (solitamente la sera o nei weekend). Anche se non incide direttamente sui costi fissi, l’uso strategico della tariffa multi-oraria può ridurre il totale della bolletta.
  4. Considerare fornitori green o a tariffa fissa annuale: alcuni fornitori offrono contratti che garantiscono un costo fisso per un periodo prolungato (solitamente un anno), indipendentemente dalle fluttuazioni del prezzo dell’energia. Inoltre, optare per fornitori green può portare benefici fiscali o incentivi, che riducono la spesa totale.

Casa vuota ma i costi fissi restano: qual è il motivo?

Come accennato prima, anche quando una casa resta vuota, i costi fissi della bolletta continuano ad accumularsi. Questo significa che, indipendentemente dal consumo, ci sarà sempre una spesa minima dovuta alle componenti fisse. Di fatto, in periodi di inutilizzo, la bolletta si basa quasi interamente su questi costi, che possono aumentare significativamente il costo per kWh effettivamente utilizzato.

Vediamo insieme un esempio di casa vuota: immagina una casa con un totale di 25 euro al mese in costi fissi e un consumo minimo, pari a 10 kWh al mese dovuto magari a dispositivi in standby o altri consumi di base.

Ecco come si suddivide la bolletta:

Tipo di Costo Importo (€) Percentuale sul Totale
Costi Fissi 25 83%
Costi Variabili (10 kWh) 5 17%
Totale Bolletta 30 100%

In questo esempio, i costi fissi coprono l’83% del totale. Se la casa fosse completamente disabitata e il consumo effettivo fosse ancora minore, i costi fissi rappresenterebbero una percentuale ancora più alta, facendo lievitare il costo medio per kWh.

Poiché i costi fissi rimangono invariati, il costo per ogni kWh effettivamente consumato aumenta in assenza di un utilizzo regolare. Questo effetto è particolarmente evidente nelle seconde case o nei periodi di vacanza, dove, nonostante l'assenza di un consumo significativo, la bolletta rimane onerosa a causa dell’accumulo dei costi fissi.
Qui ti lasciamo una guida che ti mostra tutto ciò che devi sapere sulla bolletta e i consumi della tua seconda casa.

Differenza tra i costi fissi e i costi variabili

I costi variabili, al contrario dei costi fissi, dipendono direttamente dal consumo di energia

Ecco le principali componenti dei costi variabili:

  • Costo dell’energia consumata, che rappresenta l’importo pagato per ogni kWh utilizzato; può variare tra 0,20 e 0,30 euro per kWh.
  • Oneri di dispacciamento, che rappresentano i costi per bilanciare il flusso di energia e mantenere stabile la rete, variabili tra 0,02 e 0,05 euro per kWh.

Sai che lo scontrino dell'energia ti svela tutto sui costi fissi e variabili? Capirli è il primo passo per gestire meglio le spese di casa.

Confronto tra costi fissi e variabili nella bolletta

Per una comprensione globale, consideriamo un esempio su un consumo medio mensile di 150 kWh:

Tipologia di Costo Importo Totale (€) Percentuale Media
Costi Fissi 33 35%
Costi Variabili 60 65%
Totale Bolletta 93 100%

Questa ripartizione evidenzia che, anche se ridurre il consumo aiuta a ridurre i costi variabili, i costi fissi e l’IVA rimangono stabili e incidono comunque sull’importo finale.

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Info

Domande Frequenti

Quanto costa in media una bolletta della luce al mese?

In media, una bolletta della luce per una famiglia italiana si aggira intorno ai 50-70 euro al mese, ma l'importo può variare in base ai consumi, alla potenza del contatore e al tipo di contratto scelto.

Quanto costa 1 kwh con Enel?

Con Enel, il costo di 1 kWh può variare a seconda dell’offerta. Ad esempio, con l’offerta E-Light, il prezzo è di circa 0,132 €/kWh fisso, mentre l’offerta Flex Web Luce prevede un costo variabile basato sul PUN più 0,02226 €/kWh

Aggiornato su 20 Dic, 2024

Gaia Della Ghelfa

Redattrice SEO specializzata nella sostenibilità

Laureata con lode in Comunicazione, Innovazione e Multimedialità presso l'Università di Pavia, sta attualmente conseguendo un Master in Marketing & Sales presso la Rome Business School, interamente in inglese. Le sue passioni per il marketing, i viaggi e la sostenibilità, unita alla sua formazione accademica e alle numerose esperienze internazionali in Norvegia, Spagna, Francia, Stati Uniti e Germania, l'hanno portata a entrare nel team SEO di Papernest a Barcellona, dove si occupa del mercato italiano.

Commenti

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Adolfo maffei
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Cosa bisogna fare se non ci viene fatto l’allacciamento su una nuova abitazione in campagna?

Prontobolletta.it

Salve Adolfo, le consiglio di far presente il problema allo sportello per il consumatore di Arera tramite numero verde 800.166.654

Fontanello dario
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Mi sono fatto fare un preventivo per un allaccio pagato il preventivo e dopo 8 mesi ancora niente richiesto chiarimenti nessuna risposta che vergogna

Prontobolletta.it

Salve Dario, ci dispiace tanto per l'inconveniente. Se ha pagato il preventivo, avrà probabilmente diritto ad un indennizzo. Ha contattato il servizio clienti Enel tramite numero verde? Il nostro consiglio è quello di insistere o di richiedere assistenza sull'Allaccio Enel tramite altri canali, come l'area MyEnel sul sito web del fornitore o e-mail.