Costo Commercializzazione e Vendita (CCV o PCV) nella bolletta luce: cos’è e quanto costa?
Il Costo di Commercializzazione e Vendita (CCV) o il Prezzo di Commercializzazione e Vendita (PCV) incide significativamente sulla bolletta elettrica, riflettendo le spese fisse che il fornitore sostiene per la gestione del cliente. Questo articolo esplora in dettaglio i vari componenti del CCV, fornendo chiarezza su come questi costi influenzano il totale della bolletta.
Definizione di CCV (Costo Commercializzazione Vendita) o PCV
Il CCV o PCV (Costo Commercializzazione e Vendita) nella bolletta della luce rappresenta i costi fissi che il fornitore sostiene per gestire i rapporti commerciali con i clienti.
Questi costi includono:
- campagne di marketing,
- pubblicità,
- promozioni.
Vengono fatturati mensilmente, contribuendo al prezzo finale. La componente PCV è presente indipendentemente dai consumi e viene determinata dal fornitore, influenzando la spesa totale per l’energia elettrica.
Qual è il valore del PCV o CCV nel mercato libero e in quello tutelato
Il calcolo del CCV (Costo di Commercializzazione e Vendita), noto anche come PCV (Prezzo di Commercializzazione e Vendita), rappresenta un fattore determinante nel determinare l’importo totale della bolletta energetica della luce.
Questo costo, differisce significativamente tra il mercato libero e quello tutelato:
- Nel mercato tutelato, l’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente), stabilisce trimestralmente il valore del PCV, garantendo che sia lo stesso per tutti i fornitori.
Ad esempio: Nel quarto trimestre del 2021, il PCV per le utenze domestiche è stato di €65,43 all’anno. Per le utenze business o con altri usi, è stato di €124,70 all’anno. Questo si traduce in un costo mensile di €5,45 per le utenze domestiche e di €10,39 per le utenze business.
- Nel mercato libero, invece, ogni fornitore stabilisce autonomamente il prezzo del PCV, sebbene spesso si allinei ai valori stabiliti dall’ARERA.
Il costo mensile oscilla generalmente tra i €5 e i €12, ma può variare in base alla politica commerciale del fornitore. È importante notare che alcuni fornitori nel mercato libero includono anche servizi aggiuntivi nel costo del PCV, come l’assistenza sull’impianto energetico.
CCV e PCV: Dove si trova in bolletta e altri costi fissi
Leggere una bolletta non è semplice. Anche quelle che provengono dai fornitori più ravveduti e trasparenti contengono sempre dei costi e delle diciture di difficile interpretazione. Una bolletta, infatti, è composta non solo dalle voci di spesa relative al consumo, ma da più elementi, che sommandosi vanno ad originare il prezzo finale. Sarà successo spesso, per esempio, quando si spulcia una bolletta per cercare di capire come sono suddivisi i costi, di trovarsi di fronte una sigla praticamente sempre presente, la componente PCV, e non sapere a cosa si riferisca.
Dove si trova il CCV o PCV nella Bolletta Luce
Identificare la voce relativa al Costo di Commercializzazione e Vendita (CCV) o al Prezzo di Commercializzazione e Vendita (PCV) nella bolletta luce può essere complicato, poiché tale costo è spesso aggregato sotto la voce generale “Spesa per la Materia Energia“. Questa macro-voce include non solo il PCV ma anche altri costi come il Prezzo dell’Energia (PE), le perdite di rete, i Costi di Dispacciamento (PD), la perequazione (PPE) e la componente DispBT, che stabilizza i costi di commercializzazione rispetto ai costi effettivamente sostenuti.
Per ottenere dettagli specifici sul PCV, gli utenti devono richiederlo esplicitamente al loro fornitore, che può indicarlo nel dettaglio della bolletta sotto la voce “Spesa per la Materia Energia” o, in alternativa, può essere necessario contattare il fornitore per ottenere una specificazione.
Cos’è la Componente DispBT associata al CCV
La componente DispBT (Dispacciamento Bilanciamento Tariffario) rappresenta un elemento cruciale nella struttura della bolletta energetica, intervenendo direttamente nel calcolo del Costo di Commercializzazione e Vendita (CCV o PCV). Essenzialmente, la DispBT agisce come un meccanismo di stabilizzazione dei costi, compensando la differenza tra l’ammontare versato attraverso la componente di commercializzazione e i costi effettivi sostenuti per la gestione commerciale delle imprese energetiche.
Applicata sia come una quota fissa annuale che come un costo aggiuntivo proporzionato all’energia consumata, la DispBT serve a mantenere i costi energetici stabili per i consumatori, offrendo protezione contro le fluttuazioni di prezzo. È fondamentale comprendere questo meccanismo per poter valutare accuratamente il costo totale dell’energia e per prendere decisioni informate riguardo la gestione delle spese energetiche.
Altri Costi Fissi della Bolletta Luce
La bolletta della luce comprende diverse voci di spesa, oltre alla “Spesa per la Materia Energia“.
Queste includono:
- Costi di Trasporto e Gestione del Contatore: Questi costi sono fissati dall’ARERA e coprono le spese per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore. Sono costi fissi che non variano con il consumo.
- Oneri di Sistema: Sono costi stabiliti anch’essi dall’ARERA per finanziare servizi di interesse generale come le politiche ambientali e il sostegno alle energie rinnovabili.
- Imposte: Includono IVA e accise, dove l’IVA varia a seconda che l’energia sia utilizzata per residenze (con aliquota ridotta) o altri usi (aliquota standard).
Comprendere la struttura della bolletta luce e le interazioni tra le sue diverse componenti è cruciale per ogni consumatore. La chiarezza su come vengono calcolati i vari costi può aiutare i consumatori a scegliere il fornitore più adatto alle proprie necessità e a gestire più efficacemente i propri consumi energetici.
Aggiornato su 30 Ott, 2024
Marta Cislaghi
Marta Cislaghi è un'esperta di marketing digitale con una forte passione per la sostenibilità e l'ambiente. Dopo essersi laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, ha conseguito un Master in Marketing e Vendite presso la Rome Business School e un Master in Strategic Management for Global Business all'Università Cattolica del Sacro Cuore, con un focus su sostenibilità e business sostenibili. Questi studi le hanno fornito una solida preparazione nella gestione di progetti digitali, nell'analisi dei dati e nella pianificazione strategica orientata alla sostenibilità. La sua carriera spazia dalla consulenza alla digitalizzazione dei processi aziendali internazionali, inclusa l'implementazione di sistemi ERP e CRM. Questa esperienza le ha permesso di affinare una mentalità orientata al cliente e di acquisire competenze nella gestione di progetti complessi, con un particolare accento sulla conoscenza tecnologica. Attualmente, Marta ricopre il ruolo di Digital Marketing Specialist presso Papernest, dove utilizza le sue competenze in strategie SEO e analisi dei dati per ottimizzare i contenuti web e migliorare la visibilità online.
Marta Cislaghi è un'esperta di marketing digitale con una forte passione per la sostenibilità e l'ambiente. Dopo essersi laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, ha conseguito un Master in Marketing e Vendite presso la Rome Business School e un Master in Strategic Management for Global Business all'Università Cattolica del Sacro Cuore, con un focus su sostenibilità e business sostenibili. Questi studi le hanno fornito una solida preparazione nella gestione di progetti digitali, nell'analisi dei dati e nella pianificazione strategica orientata alla sostenibilità. La sua carriera spazia dalla consulenza alla digitalizzazione dei processi aziendali internazionali, inclusa l'implementazione di sistemi ERP e CRM. Questa esperienza le ha permesso di affinare una mentalità orientata al cliente e di acquisire competenze nella gestione di progetti complessi, con un particolare accento sulla conoscenza tecnologica. Attualmente, Marta ricopre il ruolo di Digital Marketing Specialist presso Papernest, dove utilizza le sue competenze in strategie SEO e analisi dei dati per ottimizzare i contenuti web e migliorare la visibilità online.