Che cos’è il deposito cauzionale in bolletta luce e come recuperarlo
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Cos'è il Deposito Cauzionale? Il deposito cauzionale è la garanzia richiesta dalla maggior parte dei provider al momento della stipula di un nuovo contratto per la fornitura di luce e gas.
Nel dettaglio:
- L’ammontare del deposito cauzionale varia da 11,50 euro per la luce ai 30 euro per il gas
- Il Deposito Cauzioanle va pagato ogni volta che viene sottoscritto un nuovo contratto
- Si può recuperare il deposito al termine del contratto
Deposito cauzionale: cos’è? Perchè si paga?
Il Deposito Cauzionale è di fatto una vera e propria caparra prevista dall’Autoritá di Regolazione per l’Energia Reti e Ambienti (ARERA) che il fornitore luce o gas richiede al cliente per tutelarsi contro situazioni di morosità. Trattandosi di un deposito, è una somma di denaro che l’utente ha diritto a vedersi restituire una volta che deciderà di recidere il contratto, rispettando ogni aspetto dello stesso.
- Per l’utenza della luce la soanmma di denaro del deposito cauzionale dipende dai kW di potenza sotto contratto
- Per l’utenza del gas, invece, la caparra viene applicata in relazione ai metri cubi per anno e viene usata come garanzia di pagamento.
Chiarito che cos’è, entriamo nel dettaglio di quale spesa aspettarsi e soprattutto a quali condizioni contrattuali è richiesta.
Deposito cauzionale bolletta: quanto costa?
Il costo del deposito cauzionale varia a seconda del consumo:
- per l’energia elettrica utilizzata, il deposito è di 11,50 euro per ogni Kw
- per l’uso annuale del gas, si applica un deposito di 30 € fino a un consumo di 500 Smc, aumentando a 90 € per consumi da 500 a 1500 Smc, 150 € da 1500 a 2500 Smc, e infine 300 € per un consumo da 2500 a 5000 Smc.
Quando si paga il deposito cauzionale?
Il contributo viene solitamente richiesto in concomitanza con la prima bolletta, quando il pagamento delle fatture viene effettuato tramite bollettino postale. Fornitori come Enel Energia ed Eni (Eni deposito cauzionale, deposito cauzionale Enel) lo addebitano sulla prima bolletta della luce o del gas.
Quando Il fornitore puó richiedere il deposito?
- In caso di nuovo allaccio
- Con la riattivazione di un contatore con un subentro
- A seguito di un cambio di fornitore di energia elettrica o gas (fornitore entrante)
- Per una voltura, e quindi cambio intestatario del contratto
Come non pagare il deposito cauzionale?
L’unico modo per non pagare il deposito cauzionale è scegliendo di effettuare il pagamento tramite domiciliazione bancaria. Il pagamento tramite IBAN rappresenta una garanzia in più per il fornitore, che decide quindi di non addebitare il deposito.
Qual è la differenza di costo del deposito cauzionale tra Mercato Libero e Mercato Tutelato?
Per la somma di denaro da corrispondere al provider, l’ARERA fa un importante distinzione tra Mercato Libero e Tutelato.
La differenza di costo del deposito cauzionale tra Mercato Libero e Tutelato dipende dall’ARERA per il Mercato Tutelato e dal tipo di contratto per il Mercato Libero. Qui sotto vi spiegheremo in dettaglio tutte le differenze.
Costo deposito cauzionale nel Mercato Tutelato
Nei contratti del Mercato Tutelato, L’Arera ha stabilito un tetto massimo di spesa.
Per l’energia elettrica la somma cambia in funzione della potenza impegnata, mentre per il gas dipende dal consumo.
Segnaliamo qui la pagina dedicata all’argomento sul sito ufficiale di ARERA. Le principali disposizioni prevedono che:
- Per i clienti domestici del servizio di Maggior Tutela il deposito cauzionale non può superare 11,5 € per ogni kW di potenza impegnata. Quindi, con 3 kW di potenza impegnata il deposito sarà al massimo di 34,5 €.
- Per i clienti a cui è stato riconosciuto il bonus sociale, l’ammontare massimo del deposito cauzionale è di 5,2 € per ogni kW di potenza impegnata, mentre per i clienti non domestici è di 15,5 € per ogni kW per potenze disponibili fino a 16,5 kW.
- Per i clienti nuovi, il venditore addebita nella prima bolletta 5,2 € per ogni kW, e la quota restante in 12 rate successive. Un cliente nuovo con 3 kW pagherà quindi 15,6 € nella prima bolletta e il restante importo, pari a 18,9 €, in 12 rate successive.
- La somma richiesta raddoppia per gli utenti considerati ‘cattivi pagatori’ o che sono stati messi in mora per almeno due bollette (una o più bollette non pagate cosa succede). La metà di tale importo viene restituita se nel corso dei 12 mesi successivi il cliente paga regolarmente.
- I clienti che invece usufruiscono di un bonus sociale, pagano un contributo inferiore.
Costo deposito cauzionale nel Mercato Libero
Per chi invece sceglie il Mercato Libero, tutto dipende dal tipo di contratto stipulato perché il fornitore può richiedere il pagamento del deposito solo se lo prevede il contratto stipulato.
Deposito cauzionale: e`obbligatorio?
Questo sottolinea come la richiesta del deposito cauzionale da parte del fornitore non sia obbligatoria per legge e come poter richiedere tale deposito sia necessaria una specifica voce all’interno del contratto.
Deposito cauzionale Enel e altri fornitori: come recuperarlo?
Come si recupera il deposito cauzionale?
Una volta versato, fornitori come Enel ed Eni permettono il recupero del deposito cauzionale se:
- Si passa al pagamento della bolletta tramite domiciliazione bancaria
- Si cambia fornitore
- Si richiede la voltura per un nuovo inquilino
- Si procede alla disdetta del contratto
Come funziona il rimborso?
Quando viene restituito il deposito cauzionale?
- Nel caso di cessazione del contratto o di voltura, il deposito deve essere rimborsato automaticamente nell’ultima bolletta inviata, entro un massimo di 30 giorni. Il rimborso del deposito cauzionale viene erogato come sconto sulla bolletta, il cui importo è pari a quello della caparra versata al momento del pagamento del deposito.
- Invece, in caso di cambio fornitore e disdetta contratto, il fornitore uscente deve inviarvi l’ultima bolletta entro sei settimane e rimborsarvi nella stessa occasione il deposito.
Ricorda inoltre che è importante essere a conoscenza delle voci di costo della bolletta, come gli oneri di sbilanciamento, gli oneri di sistema, le spese per la materia energia. Inoltre, è utile sapere come agire in caso di bolletta non pagata, importi indebiti in bolletta, o elementi più tecnici come la scheda di confrontabilità.
Per quel che concerne gli interessi versati sul deposito cauzionale, la restituzione di questi avviene sulla base del mercato nel quale è attiva la fornitura. Nel caso in cui ci si trovi nel mercato tutelato, la direttiva prevede che gli interessi vengano sempre restituiti quando si chiude il rapporto con il fornitore.
Quandi gli interessi relativi al deposito cauzionale non vengono restituiti?
Nel caso in cui invece ci si trovi nel mercato libero, può accadere che gli interessi relativi al deposito cauzionale non vengano restituiti, soprattutto se l’ammontare di questi è irrisorio, nonostante la somma sia aumentata nel corso degli anni. Tale dinamica non è corretta, ed è pertanto possibile rivolgersi alle associazioni dei consumatori per richiedere la restituzione degli interessi.
Ci sono però anche dei casi in cui il deposito non vi viene restituito. Vediamo quali sono.
Quali sono i casi in cui il deposito cauzionale non viene restituito?
Le situazioni in cui il deposito cauzionale non viene restituito sono particolari e riguardano mancati adempimenti del consumatore verso il contratto, quindi parliamo di morosità o cessazione del contratto che non rispetta i tempi previsti.
In ogni caso, ricordiamo che eventuali clausole, che portano alla mancata restituzione del deposito cauzionale, sono sempre riportate all’interno del contratto, per cui si consiglia di leggere con attenzione ogni punto del contratto e di consultare il sito ufficiale del provider di vostra scelta.
Evidenziamo infine come ci siano anche situazioni in cui tale deposito non è richiesto. Ecco quindi – in chiusura della nostra guida – un elenco dei casi in cui non vi verrà richiesto il pagamento del deposito.
Ci sono anche casi in cui il deposito non è richiesto?
La risposta è sì. Il deposito cauzionale non è richiesto per tutti i contratti. A prescindere dalla natura del contratto (utenza domestica o business):
Il deposito non verrà richiesto quando il cliente passa ad una nuova offerta ma con lo stesso fornitore, al quale avrà dunque già corrisposto il pagamento del deposito in precedenza.
Questo perché il fornitore – con questa modalità di pagamento diretta – non ha la necessità di chiedere una cauzione essendo autorizzato al prelievo per il pagamento delle fatture emesse per l’energia elettrica o il gas.
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Aggiornato su 30 Ott, 2024
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