Il 18 febbraio 2025, presso Palazzo Wedekind a Roma, sono stati presentati i risultati del progetto "Energie per la Casa Comune". Ispirato all'enciclica Laudato si' di Papa Francesco, l'iniziativa ha coinvolto dieci diocesi italiane con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità energetica nelle strutture ecclesiastiche attraverso interventi di efficientamento energetico.
Un progetto ispirato alla Laudato si'
Pubblicata nel 2015, Laudato si' è un appello alla responsabilità ambientale, invitando governi, aziende e cittadini a ripensare il rapporto con le risorse naturali. La Chiesa, in linea con questo messaggio, ha deciso di avviare un programma che riduca i consumi energetici delle proprie strutture, favorendo la transizione ecologica.
Il progetto, coordinato da RENAEL su incarico dell'ENEA, si inserisce nel Programma nazionale di informazione e formazione sull’efficienza energetica promosso dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. La collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana ha reso possibile il coinvolgimento delle diocesi, fornendo supporto tecnico per individuare strategie di ottimizzazione dei consumi. L'iniziativa unisce il rispetto per il valore storico e architettonico degli edifici religiosi con l’introduzione di soluzioni innovative per ridurre le emissioni di CO₂.
Analisi energetica delle strutture ecclesiastiche
Lo studio ha coinvolto 34 edifici tra scuole, oratori, centri congressi e residenze, per una superficie totale di oltre 67.000 metri quadrati. L’indagine ha evidenziato che il 79% delle strutture utilizza caldaie a gas naturale, con un consumo complessivo di 4.100 MWh all'anno, equivalente a quello di 1.520 famiglie.
Le diagnosi energetiche hanno individuato le principali criticità e definito le priorità di intervento, come il miglioramento dell’isolamento termico, la sostituzione dei sistemi di riscaldamento obsoleti, la riqualificazione dell’illuminazione e l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici. Queste azioni consentiranno di ridurre i costi energetici e l'impatto ambientale, migliorando al contempo il comfort degli spazi.
Il ruolo della Chiesa nella sostenibilità ambientale
Durante la presentazione, Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI, ha ribadito l’impegno della Chiesa nel promuovere modelli di sviluppo rispettosi dell’ambiente, sottolineando come l’efficienza energetica sia parte integrante di una visione più ampia di responsabilità sociale. L’adozione di pratiche sostenibili nelle strutture religiose rappresenta un esempio concreto di attenzione ai principi espressi nella Laudato si', dimostrando che anche il patrimonio ecclesiastico può essere parte attiva nella lotta al cambiamento climatico.
Il progetto "Energie per la Casa Comune" si configura dunque come un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni religiose ed esperti del settore energetico, con lo scopo di coniugare innovazione e tradizione in un percorso di trasformazione ecologica.
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