In un contesto di crescente adozione dei veicoli elettrici in Italia, la questione della ricarica rappresenta un aspetto cruciale per i consumatori e le istituzioni. La diffusione delle colonnine di ricarica è in continua espansione, così come le tecnologie che ne regolano il funzionamento e l'efficienza.
Quali sono le principali colonnine di ricarica in Italia?
In Italia, la scelta delle colonnine di ricarica è ampia e variegata, grazie alla presenza di numerosi produttori che offrono soluzioni adatte a ogni esigenza. Tra i principali attori del mercato troviamo Abb, Scame, Gewiss, BTicino, Ingeteam, Schneider, Wallbox, Silla Industries, Daze Technologies, EVBox e Shell Recharge.
Ogni produttore propone modelli con caratteristiche specifiche, come la presenza di display LED, sistemi di controllo degli accessi tramite badge RFiD, connessioni Wi-Fi, Bluetooth, LAN o GSM, e sofisticati sistemi di monitoraggio.
Le stazioni di ricarica offrono potenze nominali che solitamente vanno da 3,7 kW a 22 kW, con costi che crescono proporzionalmente alla potenza e alle funzionalità avanzate di cui sono dotate.
Secondo quanto riportato dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), le colonnine possono essere suddivise in categorie basate sulla potenza e sulla rapidità di ricarica.
- Slow: fino a 7,4 kW in AC, ideale per ricariche domestiche o in piccole attività commerciali.
- Quick: fino a 22 kW in AC, adatta per ricariche più rapide, spesso utilizzata in parcheggi pubblici.
- Fast: fino a 50 kW in DC e 43 kW in AC, per ricariche veloci lungo le arterie stradali.
- Ultra-fast: oltre 50 kW in DC, per una ricarica ancora più rapida.
- Hypercharger: oltre 200 kW in DC, come gli hypercharger di Enel X e i supercharger di Tesla, per una ricarica estremamente veloce, necessaria per lunghi viaggi.

Quanto costa ricaricare un’auto elettrica in Italia?
Il costo della ricarica di un’auto elettrica varia significativamente in base a diversi fattori, tra cui il tipo di colonnina utilizzata, la potenza della batteria e il prezzo dell’energia elettrica. Secondo dati recenti, il costo medio dell’energia elettrica in Italia è di circa 0,20 €/kWh per la ricarica domestica e 0,45 €/kWh per la ricarica presso le colonnine pubbliche.
Per esempio, per ricaricare completamente una batteria da 45 kWh, un utente domestico spenderà circa 9 euro, mentre presso una colonnina pubblica il costo può salire a circa 20 euro. Tuttavia, esistono offerte di abbonamento da parte di diversi operatori che possono abbattere i costi di ricarica. Un esempio è un abbonamento a 0,34 €/kWh, che porterebbe il costo di ricarica della stessa batteria a circa 15 euro.
Questi costi, tuttavia, possono variare in base a una serie di fattori, tra cui l’orario della ricarica (la tariffa può essere più bassa di notte), il tipo di contratto energetico e le promozioni offerte dai vari fornitori di energia.
Quali sono le modalità di ricarica e i loro vantaggi?
Le modalità di ricarica dei veicoli elettrici possono essere suddivise in quattro principali categorie:
- Modo 1: ricarica essenziale priva di sistemi di protezione aggiuntivi, generalmente impiegata per veicoli a bassa potenza.
- Modo 2: ricarica domestica con sistemi di monitoraggio e regolazione della corrente, che garantisce maggiore sicurezza e si presta a sessioni di ricarica prolungate.
- Modo 3: ricarica standard per uso residenziale o pubblico, spesso realizzata tramite wallbox, che bilancia bene velocità e sicurezza.
- Modo 4: ricarica ad alta potenza destinata alle stazioni pubbliche, ideale per ricariche rapide durante i viaggi.
Queste modalità permettono di adattare la ricarica alle diverse esigenze dell’utente, che può scegliere in base alla frequenza di utilizzo del veicolo, al tipo di viaggio (urbano o extraurbano), e al tempo disponibile per la ricarica.
Commenti