Riscaldamento centralizzato: come si paga e come si risparmia in modo efficiente

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Sommario: Dividere equamente i consumi e le spese può sembrare, a prima vista, un compito complesso, soprattutto quando si tratta delle bollette legate alle utenze. Tuttavia, in tema di riscaldamento centralizzato e modalità di pagamento, sono state introdotte semplificazioni significative che hanno chiarito molti dubbi.

Dal 30 giugno 2017, infatti, è obbligatorio per i condomini e gli edifici polifunzionali contabilizzare i consumi di riscaldamento secondo la norma tecnica UNI 10200, aggiornata alla versione 2018. Questa norma garantisce una ripartizione più equa delle spese, semplificando la gestione delle bollette e rendendo più chiaro come si pagano i costi del riscaldamento centralizzato.

Come funziona il riscaldamento centralizzato?

Il riscaldamento centralizzato funziona in modo simile a quello autonomo, con la differenza che l'intero edificio è servito da una sola caldaia, solitamente situata nel seminterrato in aree comuni del condominio. In passato, la gestione era completamente automatizzata e le impostazioni venivano effettuate da un tecnico seguendo le direttive dell'assemblea condominiale. Oggi, invece, è possibile avere una maggiore autonomia nella regolazione del riscaldamento. Se sei interessato a saperne di più sulle differenze tra riscaldamento autonomo e centralizzato, consulta la nostra guida dedicata.

Per ulteriori informazioni su come gestire l'accensione e lo spegnimento del riscaldamento centralizzato, visita la nostra pagina.

La normativa di riferimento per i sistemi di riscaldamento centralizzato è la UNI 10200, in vigore dal 30 giugno 2017. Questa norma fornisce dettagli sulla contabilizzazione e la termoregolazione degli impianti, oltre alle nuove tabelle millesimali per la ripartizione delle spese condominiali relative ai consumi energetici condivisi. È anche possibile disconnettersi dall'impianto centralizzato, ma si dovranno comunque pagare i consumi involontari.

Riscaldamento centralizzato: costi e modalità di pagamento

I costi del riscaldamento centralizzato sono stati influenzati dalle recenti normative, che prevedono l'installazione obbligatoria di valvole termostatiche come stabilito dalla UNI 10200. Queste permettono di pagare in base ai consumi effettivi, grazie ai ripartitori che leggono i consumi. Se desideri ulteriori consigli su come risparmiare sul riscaldamento, visita il nostro approfondimento.

Le nuove tabelle millesimali dividono le spese in costi volontari e involontari. I costi involontari includono la manutenzione straordinaria, la gestione dell'impianto e le dispersioni termiche, mentre i costi volontari riguardano i consumi effettivi e la manutenzione ordinaria.

Il pagamento avviene tramite le tabelle millesimali, che determinano la quota mensile per ogni appartamento. Gli appartamenti ai piani bassi e gli attici, che disperdono più calore, sono svantaggiati nella ripartizione dei costi.

In media, una famiglia di 4 persone consuma 1.400 metri cubi di gas all'anno, spendendo circa 40€ al mese per il riscaldamento centralizzato, oltre alle spese di manutenzione e gestione.

Ripartizione consumo riscaldamento: i 4 obblighi principali

La normativa attuale prevede quattro obblighi principali:

  1. Contabilizzazione: Installazione di ripartitori sui radiatori per misurare i consumi individuali.
  2. Termoregolazione: Utilizzo di valvole termostatiche sui radiatori per regolare la temperatura.
  3. Adeguamento delle tabelle millesimali: Tutti gli edifici con riscaldamento centralizzato devono aggiornare le tabelle millesimali in conformità con la norma UNI 10200.
  4. Suddivisione dei consumi e delle spese: Ripartizione basata sui consumi effettivi di ciascun condomino. Se vuoi saperne di più sulla ripartizione dei consumi d'acqua, consulta la nostra pagina.

Quali sono, quindi, le conseguenze di questa norma per chi vive in un condominio con riscaldamento centralizzato?

Ripartizione consumo riscaldamento: cosa cambia per i condomini

Nel 2017, la normativa sulla ripartizione dei consumi di riscaldamento ha segnato un cambiamento epocale nella gestione del servizio di riscaldamento degli edifici, in particolare per i condomini.

Ora, ogni condomino paga in base al proprio consumo effettivo, con bollette calcolate sull'energia termica realmente fornita alla propria abitazione. La contabilizzazione dei consumi rappresenta un intervento di efficientamento energetico (scopri le soluzioni Enel per l'efficienza energetica) che:

  • Migliora il rendimento dell'impianto di riscaldamento.
  • Riduce i consumi.
  • Garantisce che ogni utente paghi soltanto per ciò che consuma.

La norma UNI 10200 stabilisce il metodo di ripartizione dei consumi, suddividendo i costi in quota involontaria e quota volontaria. Questo metodo definisce chiaramente come si paga il riscaldamento centralizzato, assicurando che le spese siano distribuite in maniera equa tra tutti i condomini.

Riscaldamento centralizzato: come si paga, quota volontaria e involontaria

Come visto prima, il calcolo delle tabelle millesimali si basava sulla dimensione e sul numero dei radiatori prima del 2015. Oggi si basa sulla dispersione termica di ogni unità immobiliare. Gli appartamenti che disperdono più energia hanno un valore millesimale più alto, introducendo i concetti di quota volontaria e involontaria (quota variabile e fissa). Gli attici e gli appartamenti al piano terra sono svantaggiati dalla norma UNI 10200 rispetto agli appartamenti nei piani intermedi.

Ora andiamo nel dettaglio:

Quota Fissa (involontaria)

La quota fissa riguarda il consumo involontario, che include:

  • Perdite di distribuzione dell’impianto.
  • Spese di manutenzione ordinaria.
  • Spese di gestione del servizio di lettura.

 
Solitamente, la quota fissa rappresenta una percentuale variabile tra il 20% e il 30% dei consumi totali per il riscaldamento condominiale.

Quota Variabile (volontaria)

La quota variabile rappresenta la parte di consumo volontario, determinato dalla scelta dell’utente di accendere o meno il riscaldamento e di impostare la temperatura desiderata tramite le valvole termostatiche.
 

Per esempio, un utente che tiene il riscaldamento spento per tutto l’inverno pagherà solo la quota fissa (involontaria).

Ripartizione consumo riscaldamento: i vantaggi della contabilizzazione

Negli ultimi anni, molte unità immobiliari hanno scelto di distaccarsi dall'impianto centralizzato, optando per impianti autonomi. Tuttavia, il sistema centralizzato con contabilizzazione presenta numerosi vantaggi. Questo evidenzia chiaramente come si paga il riscaldamento centralizzato e i benefici che ne derivano. Ecco i principali.

Vantaggi del sistema centralizzato con contabilizzazione:

  • L’impianto centralizzato è più sicuro rispetto a quelli autonomi.
  • La manutenzione di una sola caldaia è meno costosa rispetto alla manutenzione di più caldaie.
  • L’accesso all’impianto centralizzato è consentito in qualsiasi orario, senza limitazioni.
  • Gli impianti centralizzati consumano meno energia.
  • Gli appartamenti distaccati dall’impianto centralizzato devono comunque pagare la quota involontaria e dimostrare, tramite perizia tecnica, che il distacco non crea squilibri all'impianto comune.

Passiamo ora alle diverse tipologie di spese: di esercizio, ordinarie e straordinarie.

Ripartizione consumo riscaldamento: le varie spese

Il calcolo delle spese di esercizio è semplificato se tutti i condomini sono dotati di valvole termostatiche, poiché i contabilizzatori di calore determinano l'importo dovuto da ciascuno. Ogni condominio è obbligato a dotarsi di contabilizzatori per registrare i consumi, ma alcune esenzioni sono previste dalla legge. In questi casi, le spese di esercizio e le spese di manutenzione ordinaria vengono ripartite tra i condomini in base all'uso effettivo. Se il tuo condominio rientra nei requisiti, puoi beneficiare dell’IVA agevolata per ridurre ulteriormente le spese. Questo sistema mostra chiaramente come si paga il riscaldamento centralizzato in modo equo e trasparente.

I condomini distaccati dall’impianto centralizzato non partecipano alle spese di gestione ordinaria, ma devono contribuire a quelle straordinarie. La ripartizione delle spese straordinarie avviene per millesimi, anche per gli utenti distaccati. Per scoprire le migliori offerte per il riscaldamento centralizzato nel tuo condominio, visita la nostra pagina dedicata.

Le spese straordinarie includono tutte le attività di manutenzione straordinaria, come:

  • Sostituzioni del bruciatore.
  • Interventi sulla caldaia.
  • Rifacimenti.
  • Riparazioni onerose.

Ottimizzare i costi del riscaldamento centralizzato: strategie per gestire le spese

Comprendere la suddivisione tra quota fissa e quota variabile nel riscaldamento centralizzato è essenziale per gestire al meglio i costi. Oltre ai concetti di base, ci sono fattori specifici che possono influenzare queste spese:

  • Efficienza dell'impianto: Un impianto datato o inefficiente aumenta la quota fissa. Investire in manutenzioni regolari e aggiornamenti può ridurre queste spese.
  • Gestione centralizzata: La regolazione dell'impianto, se non ottimizzata, può aumentare la quota variabile. Un maggiore controllo della termoregolazione aiuta a contenere i costi.
  • Clima e isolamento: In aree fredde o edifici poco isolati, la quota fissa tende a essere più alta. Migliorare l'isolamento può ridurre le dispersioni e i costi.

I consumatori possono adottare diverse strategie per ottimizzare le spese nel riscaldamento centralizzato. Ecco come gestire al meglio quota fissa e variabile:

  1. Monitoraggio dei consumi: Sistemi di monitoraggio in tempo reale aiutano a mantenere sotto controllo la quota variabile.
  2. Ripartizione personalizzata: Alcuni condomini adottano criteri personalizzati per la ripartizione delle spese, rendendo il sistema più equo.
  3. Comunicazione trasparente: È fondamentale che l'amministrazione condominiale comunichi chiaramente come vengono suddivise le spese, per evitare malintesi e conflitti.

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Domande Frequenti

Come si svolge il pagamento seguendo la ripartizione del condomionio?

Il processo è semplice. Ogni condomino paga esattamente quanto consuma, con bollette calcolate in base all’effettivo riscaldamento fornito alla propria abitazione.

Quali sono i vantaggi della contabilizzazione del contatore?

La contabilizzazione offre numerosi vantaggi:

  • Maggiore sicurezza dell'impianto.
  • Accesso libero all'impianto in qualsiasi momento.
  • Manutenzione più economica di una sola caldaia rispetto a interventi su più caldaie.
  • Consumo energetico ridotto rispetto agli impianti autonomi.

Aggiornato su 20 Dic, 2024

Viviana Vitale

Redattrice esperta nel settore energetico

Laureata in Economia e Management per Arte, Cultura e Comunicazione presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi, ha successivamente completato un Master in Management presso la ESCP Business School a Madrid e Londra. Attualmente lavora nel team SEO di Papernest e scrive articoli per Prontobolletta.

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